Comune di Ossimo

Il Comune
Piazza Roma, 10
25050 – Ossimo
Tel. 0364/41100-312006
Fax 0364/311856
info@comune.ossimo.bs.it

Sindaco: Damiano Celestino Isonni

Informazioni Generali
Abitanti: 1426
Altitudine: 869 m s.l.m.
Mercato: lunedì

Manifestazioni e Riccorrenze
Festa dei Patroni S. Gervasio e Protasio: 19 giugno (Ossimo Superiore)
Festa dei Patroni S. Cosma e Damiano: 26 settembre (Ossimo Inferiore)


Ossimo Superiore

La frazione, sede del Comune di Ossimo, sorge su un dosso alle pendici meridionali del monte Mignone. È collegato con Borno e con Villa di Lozio dall’antica strada Borno-Lozio che giungeva nella parte alta del paese, allargata nel 1959 e asfaltata, stretta ma pittoresca e panoramica. Molte sono state le scoperte di statue-stele, massi istoriati, incisioni rupestri, monete e tombe preistoriche.

Ossimo Inferiore
Sorge sul passo orientale dell’altopiano di Borno, in una conca delimitata dal dosso di San Damiano e digradante verso la profonda gola del torrente Trobiolo, varcato poco oltre il Valzèl de Fì dal ponte della Rocca, sulla strada che conduce al Santuario della Santissima Annunciata e a Piancogno. L’antichità di Ossimo Inferiore è dimostrata dalla scoperta di stele preistoriche, di ceramica medievale, di tegole Romane e da un probabile castelliere sul dosso di San Damiano.

Creelone
La frazione di Creelone è sorta per insediamenti recenti di tipo turistico. Da qui ci si può inoltrare in pittoreschi boschi di conifere e raggiungere Villa di Lozio, dove la natura si mantiene ancora in maggior parte incontaminata ed offre quadretti di selvaggia bellezza. Boschi cedui, prati, fresche acque rendono idilliache le escursioni su tutto il territorio.

Itinerari
Percorsi e piste ciclabili


Da Vedere:

Palazzo Rizzieri
Le sue strutture architettoniche sono del 1400 e il suo portale è databile nel 1600. Edificio a pianta quadrangolare di quattro piani: piano terra raggiungibile da via San Gervasio (ovest) e che da su un giardino sul lato est; piani primo e secondo; piano sottotetto, non abitabile, raggiungibile solo dal piano secondo con una scala a mano. A collegare piano terra, piano primo e piano secondo ci sono una scala interna ed una esterna. Strutture verticali: muratura continua portante. Strutture orizzontali: volte a botte e a crociera e solai con struttura in legno. Struttura del tetto in legno con travatura su muri. Manto di copertura quasi totalmente in tegole a coppo in laterizio ed in parte in tegole marsigliesi sempre in laterizio. Di proprietà privata, la struttura è adibita ad abitazione.

Parrocchiale di Ossimo Superiore
Dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, fu ultimata solo nel 1700 nel luogo in cui doveva sorgere un altro edificio del 1400, forse un castello o una roccaforte. La sua facciata, prospiciente un raccolto e mistico piccolo sagrato in ciottoli di pietra locale, risalirebbe al 1600. Notevole facciata spartita in tre comparti verticali da lesene lisce con capitelli adorni di rosette, ovuli e astragali nell’ordine inferiore e con capitelli compositivi, invece, nell’ordine superiore; e a due ordini, divisi in basso da alta architrave, mentre quello superiore e liscio con le solite modanature.

Chiesetta di San Carlo
A Ossimo Superiore, eretta nell’anno 1614, su un piccolo colle, dominante tutta la media Valle Camonica, a ricordo della visita pastorale del cardinale Carlo Borromeo nel 1580. Il campanilismo esasperato tra le due frazioni del comune, provocò invidie da parte di Ossimo Inferiore, che riuscì, dopo denunce e ricorsi all’autorità ecclesiastica bresciana, ad ottenere, solo due anni dopo l’inaugurazione, nel 1616 l’interdetto della curia contro questo edificio. Sulla parete del coro è visibile un affresco seicentesco.

La Parrocchiale di Ossimo Inferiore
Dedicata ai Santi Cosma e Damiano, fu progettata e ricostruita nel 1730 sotto la direzione dei lavori del capomastro Domenico Tettamanti di Milano. Nel 1780 fu terminata la costruzione del campanile. Successive e importanti modifiche furono apportate con un ampliamento nel 1905 da Fortunato Canevali. Domenico Quaglia, nel 1749, affrescò la volta, mentre è di Domenico Nasino di Lovere (1732) la pala dell’altare maggiore, coi patroni: i Santi Cosma e Damiano. E’ invece di Beniamino Simoni (1752) la bella statua lignea di Sant’Antonio da Padova, mentre un statua di Sant’Eurosia è attribuita al tirolese Alois Costner (1877). Questa statua è particolarmente cara ai fedeli locali poiché fu donata alla chiesa dai minatori di Ossimo emigrati in Sardegna. La facciata, del 1905/8, dovuta a F. Canevali è in calcare grigio a conci rettangolari disposti su corsi regolari ed è racchiusa da lesene laterali.

Il Parco Archeologico dell’Anvòia
Presso Ossimo, rappresenta uno dei pochi siti indagati con rigore scientifico in Valcamonica. Le ricerche archeologiche hanno permesso anche di analizzare le attività cultuali che si svolgevano in quest’area durante l’età del Rame (o Calcolitico). La località di Anvòia, a circa 850 m di quota, è una cresta collinare con orientamento ovest-est, stagliata tra due valloni torrentizi contigui, la val Marsa a destra e la valle dell’Inferno a sinistra. Una collina alle spalle del sito e una bella veduta verso est sono aspetti caratteristici ed importanti dell’area che venne scelta, anche perché dotata di queste singolarità paesistiche e del terreno, da qualche gruppo calcolitico della Val Camonica per crearvi un’area rituale all’aperto, un “santuario”, utilizzato per alcuni secoli.

Mappa del Comune: