Comune di Borno

Il Comune
Piazza Umberto I, 1
25042 – Borno
Tel. 0364/41000
Fax 0364/310615
info@comune.borno.bs.it

Sindaco: Antonella Rivadossi

Informazioni Generali
Abitanti: 2.746
Altitudine: 1000 m s.l.m 

Manifestazioni e Ricorrenze
Festa Di Primavera
Appuntamento a cui partecipano gli allevatori dell’Altopiano, portando un esemplare della propria azienda agricola. Periodo: 24 e 25 aprile 2011

Descrizione
Distante da Brescia 70 km, il comune di Borno si estende per 3.604 ettari a un’altitudine compresa tra i 605 e i 2500 m s.l.m., con due centri abitati, Borno e Paline, popolati da circa 2.823 abitanti. Per raggiungere Borno si percorre la strada provinciale n. 5 da Malegno e si arriva nella conca dell’onomimo altopiano, che si trova in media Valle Camonica. Lo scenario è bellissimo, con le alte cime che vi fanno da sfondo, i boschi d’alto fusto e i vasti pascoli; numerosi sentieri montani permettono, partendo da Borno, di compiere piacevolissime escursioni: al laghetto artificiale di Lova (m 1299), al monte Altissimo (m 1703), al Pizzo Camino (m 2492), al rifugio S. Fermo (m 1860) e a quello Laeng (m 1906).

Sul Monte Altissimo si trova una telecabina di m 2595, una seggiovia di m 1000 e cinque sciovie per un totale di circa 25 km di piste, dove ogni anno si svolgono qualificate manifestazioni sportive di sci.  La stagione sciistica dura da dicembre ad aprile e può contare in media su un innevamento di 100-200 cm, con 140.000 presenze turistiche, che in estate diventano 240.000. La stazione sciistica di Borno è inoltre dotata di un impianto per la produzione di neve artificiale.

Oltre la sua attuale vocazione turistica, a Borno resta una discreta attività connessa all’allevamento delle mucche di razza bruno-alpina, favorita dal recente riadattamento di alcune malghe. Le origini dell’abitato di Borno si perdono nella notte dei tempi; infatti numerosi ritrovamenti di incisioni rupestri, massi istoriati, punte di freccia e resti di suppellettili dimostrano come in epoca preistorica l’altopiano fosse già popolato e fittamente percorso.

L’ etimologia del nome Borno è quanto mai incerta, e numerose sono le ipotesi: potrebbe derivare da “Born”, risalto di roccia, o dal gallicocenomane Burnich (luogo abitato), o da burna (limite, confine), o addirittura dal nome proprio Burnius. Quando la Valle Camonica venne conquistata dalle legioni di Publio Siro, Borno prese subito importanza per la sua felice posizione, che permetteva agevoli comunicazioni militari e commerciali col vicino “Pagus Decius”. Dopo gli anni bui delle invasioni barbariche, “Burnus”, come viene chiamata in un antico documento, è assegnata nel 774 da Carlo Magno al monastero di Tours. Dall’anno Mille vi furono secolari contenziosi con gli abitati limitrofi allo scopo di stabilire i confini, segnatamente con la Val di Scalve, contrasto che verrà risolto solo nel 1682.
Importanti per l’economia del paese furono le investiture vescovili, con le relative concessioni, che avvennero a partire dal XII secolo. Passata con tutto il bresciano sotto il dominio di Venezia, anche Borno venne colpita nel 1630 dal flagello della peste bubbonica, che infuriò per tre anni. In seguito il paese entrò a far parte dei territori occupati da Napoleone, fino alle Guerre Risorgimentali, alle quali contribuirono valorosamente molti suoi abitanti. La seconda metà dell’800 venne caratterizzata da una massiccia emigrazione diretta soprattutto verso i Paesi sudamericani. Nel nostro secolo, oltre al tributo di morti chiesto dalle due Guerre Mondiali e dalla costruzione, ultimata nel 1923, della strada carrozzabile Malegno-Borno, è da ricordare la separazione delle frazioni di Piano, Cogno e Annunciata, che dal 1962 sono andate a costituire il nuovo comune di Piancogno.


Da Vedere:

Incisioni Rupestri della Val Camonica


Link

Sciare a Borno

Mappa del Comune: