Comune di Berzo Demo

Il Comune
Piazza Donatori di Sangue, 1
25040 – Berzo Demo
Tel. 0364/630305
Fax 0364/62061
info@comune.berzo-demo.bs.it

Sindaco: Corrado Scolari

Informazioni Generali
Abitanti: 1755
Altitudine: 790 s.l.d.m.

Manifestazioni e Ricorrenze

  • Sant’Eusebio (patrono di Berzo) – 2 Agosto
  • San Lorenzo (patrono di Demo) – 10 Agosto
  • San Rocco (patrono in Monte) – 16 Agosto
  • Sagra del Toc (a Berzo) – 15 Agosto
  • Madonna Grande (ogni cinque anni – ultima edizione settembre 2010)
  • Ere da Nadal dal Mut – prima decade di dicembre

Storia, Arte, Cultura
La storia di Berzo Demo è inevitabilmente legata a quella della Val Camonica. Durante tutto il periodo delle Signorie, Berzo era legato amministrativamente a Cedegolo, che a sua volta dipendeva dalla contea di Cimbergo, appartenuto agli Antonioli fino al 1408, anno in cui i Visconti della valle l’affidarono a Giacomo, il Mascagno dei Federici di Angolo. Nella prima metà del XV sec. la contea appartenne anche al conte di Cemmo. Dopo i Visconti la Vallecamonica passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che diede la contea al conte Paride di Lodrone. Dal 1658 Berzo acquisisce Demo e Monte come sue frazioni, e dal 1805, anno del nuovo assetto italico, Demo venne aggregata a Berzo definitivamente. Anche Berzo vide la presenza napoleonica e quella successiva degli austriaci, che lasciarono la valle dopo la Terza Guerra d’Indipendenza. A partire dal 1928 Berzo Demo venne unita a Cedegolo, perdendo così la propria autonomia. La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato molti segni nel territorio di Berzo Demo, tra i quali una grande mulattiera ancora praticabile, con piazzole di sosta e ricoveri, percorsa in guerra dagli alpini e dai loro muli carichi. Berzo Demo ha riacquistato la propria autonomia amministrativa nel 1948 riseparandosi da Cedegolo. Lo sviluppo di Demo coincide con l’alluvione del 1960, quando alcune strade e terreni vennero allagati dall’ Oglio in piena. La forza dell’acqua creò nuovi spazi per costruire. L’economia di quei tempi si basava soprattutto sull’agricoltura e l’allevamento, e ne sono segno i numerosi fienili ancora presenti in tutto il paese.


Da vedere


BERZO

- INCISIONI RUPESTRI: Nel territorio del Comune di Berzo Demo sono presenti numerose rocce con coppelle e strutture di tipo megalitico. Ma il sito delle incisioni rupestri che si trova poco discosto dalla ‘Curva de le bore’ e dal ‘Poggio della Croce’, è sicuramente il ritrovamento più importante di raffigurazioni e iscrizioni protostoriche nel Comune. La scoperta, avvenuta il 31 dicembre del 1983 ad opera dell’archeologo Ausilio Priuli, a conclusione di un’indagine su un territorio dove era già stata segnalata la presenza di coppelle, ha portato alla luce numerose rappresentazioni di arte rupestre e iscrizioni in caratteri nord-etruschi.

- LA PALAZZINA (sec. XVIII): Casa notevole per la sua rustica eleganza situata lungo la strada provinciale n° 84.

DEMO
- CHIESA DI SANT’AGOSTINO (sec. XVII): Chiesa, costruita al centro dell’abitato di Demo, a fine ottocento era adibita a oratorio.

- CHIESA DELLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO: Già chiesa di S. Zenone, prima parrocchiale di Berzo Demo, la chiesetta, risalente al sec. XII, è posta su uno sperone di roccia lambito dal fiume Oglio. Serviva, prima che nascessero le altre parrocchie, i paesi di Berzo, Demo, Monte, Paisco, Cedegolo e dintorni. Nel 1961 fu ristrutturata completamente per volontà di Don Davide Antonioli. Il campanile è piccolo, ma di graziosa fattura.

- TORRE MEDIEVALE: Torre del sec. XIII a pianta quadrata, larga 7,2 metri e alta 14. Ora è adibita a campanile della parrocchiale di S. Lorenzo.

Mappa del Comune: