Comune di Bienno

Il Comune
Piazza Liberazione, 1
25040 – Bienno
Tel. 0364/40001
Fax 0364/406610
info@comune.bienno.bs.it

Sindaco: Germano Aldo Pini

Informazioni Generali
Abitanti: 3529
Altitudine: 445 s.l.d.m.

Storia, Arte, Cultura
Nei vari archivi comunali della Valle Camonica è molto difficile trovare documenti con data anteriore al 1500. Si trovano libri che trattano la storia camuna in generale alla quale, anche Bienno, deve fare riferimento. Nel 16 a.C. fecero la loro comparsa in valle i Romani e vi rimasero fino al 375 d.C., quando arrivarono i Barbari scacciati a loro volta nel 568 dai Longobardi, che diedero il nome alla Lombardia. Sembra che a Bienno fosse stato costruito un villaggio (il pagus) romano nelle zone occupate oggi da via Santa Maria, via di Mezzo e via Giere; quest’ultima pare fosse diventata una zona residenziale. Nella sua piazzetta negli anni cinquanta venne trovata una tomba romana, mentre una longobarda fu rinvenuta in fondo a via Ponte Dosso, verso il Grigna. Pare che nel punto in cui sorge ora la chiesa di Santa Maria vi fosse un tempietto a Minerva. Va ricordato che questi templi erano costruiti sempre in località ricche d’acqua. Dietro la chiesa è visibile ancora oggi una parte di muro dove sorgeva, probabilmente, un antico convento, mentre sotto il porticato di via Romanino, ai lati della porta dell’oratorio di San Girolamo (oggi proprietà privata), sono visibili due mascheroni in pietra in stile celtico. Proseguendo lungo la via Santa Maria, in direzione via di Mezzo, si trova una bella casa – torre sicuramente di epoca medioevale, la cui entrata è un portale molto alto, così costruito perché vi dovevano certamente passare le carrozze.


Da Vedere:

Piacevole la visita del borgo antico del paese, gradevole ed accattivante nel suo mescolare architetture dei periodi storici più diversi: di fondazione forse romana, vede il passaggio dei Longobardi, accoglie ancora oggi mascheroni in pietra in stile celtico e torri di stile medievale, portali del 1400 e, splendido ricordo del ‘700 veneziano (di cui Bienno subì la dominazione) è tutt’oggi il soffitto a cassettoni della biblioteca.

Particolarmente interessante risulta essere la visita alla Fucina, dove sarà possibile ammirare alcuni magli risalenti probabilmente al medioevo, visitare il museo annesso e lasciarsi incuriosire dalle antiche tecniche di lavorazione del ferro. Sorprendente scoprire queste antiche “officine” del ferro in cui si può ancora ammirare la lavorazione del materiale sotto i possenti magli mossi dalle grandi ruote dei mulini ad acqua. Ai nostri giorni sono ancora in molti tra gli abitanti di Bienno a ricordare come fino a non molto tempo fa risuonava in tutta la zona il sordo e intervallato rumore dei magli che per secoli è stato l’accompagnamento sonoro della lunga storia di questo industrioso paese. Tra l’altro durante la visita si potrà ammirare il funzionamento di un vero e proprio mulino ad acqua per la macinazione del grano.

Tramite una bella scalinata in selciato, che scivola verso il basso lungo Via Ripa, si arriva al cospetto del Mulino Museo seicentesco, con le grosse macine in pietra con cui un tempo si produceva la farina da polenta. Continuando sulla stessa strada si arriva al lavatoio, a un’altra fucina, sempre utilizzata per il maglio, e a tratti pittoreschi di canale sopraelevati, fino al punto di partenza del “Vaso Re”.

Chiesa di Santa Maria Annunziata, realizzata nel XV secolo e testimone preziosa della presenza francescana. La facciata della chiesa è caratterizzata da un grande rosone gotico e da una serie di pilastri in pietra a vista, mentre lungo la parete ovest spiccano le finestre ad arco trilobato. All’interno si scoprono i dipinti di fine Quattrocento, realizzati da Giovan Pietro da Cemmo nella navata, nella parte bassa dell’arco santo e nel presbiterio. La pala d’altare del 1632 è di Mauro della Rovere, meglio noto come Fiamminghino.

Chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, situata in cima a Via Castello. Bello il suo sagrato spazioso e il portale in arenaria di Sarnico. Le statue dei santi, ai lati dell’ingresso, osservano i fedeli prima che si introducano nell’unica navata dell’interno, con la volta finemente affrescata dal Fiamminghino e i sei altari laterali. Pregevole anche l’organo, dei fratelli Antegnati, e la pala d’altare realizzata da Giovan Battista Pittoni, artista veneziano, raffigurante il martirio di Faustino e Giovita.

Come ogni piccolo borgo che si rispetti, anche Bienno ha le sue tradizioni immortali e le sue abitudini preferite, cui non intende rinunciare. Per far rivivere la cultura di sempre ci sono numerosi eventi nell’arco dell’anno, come il Rogo della Matta nel mese di febbraio, che segna il tramonto del carnevale e il principio della Quaresima. Il 29 giugno è invece la vigilia delle celebrazioni in onore di San Pietro e San Paolo: per l’occasione è usanza mettere un albume dentro una bottiglia e lasciarlo all’aria aperta sino al mattino seguente, quando l’albume avrà assunto la forma di una barca che rappresenta la barca di San Pietro.

Nel comune di Bienno troviamo Il Colle di Cristo Re, detto anche complesso di Santa Maria Maddalena, che si trova in Valcamonica. Presenta due cappelle, quella di Santa Marta o inferiore) e quella della Maddalena detta la superiore. All’interno troviamo affreschi di un certo interesse,ed un gruppo ligneo di statue scolpite da Beniamino Simoni nel 1612. Dal 1931 una grande statua di Cristo Re, realizzata da Timo Bortolotti domina l’Eremo di Bienno.

Mappa del Comune: