Comune di Malonno

Il Comune
Piazza Municipio, 7
25040 – Malonno
Tel. 0364/635576
Fax 0364/65184
info@comune.malonno.bs.it

Sindaco: Pietro Brunelli

Informazioni Generali
Abitanti: 3357
Altitudine: 596 s.l.d.m.
Mercato: il primo e terzo sabato del mese
Festa Patronale: Santi Faustino e Giovita, 15 febbraio

Manifestazioni e Ricorrenze

  • Festa di S. Maria Ausiliatrice: 24 maggio
  • Festa di S. Antonio: 13 giugno a Zazza
  • Ferragosto malonnese: il 15 agosto con fuochi d’artificio
  • Festa dell’Assunta: 15 agosto a Lava festa patronale
  • Sagra di S. Rocco: 16 agosto a Landò festa patronale
  • Festa di S. Bernardo: 18 agosto a Odecla festa patronale
  • Festa della Castagna: in ottobre
  • Fiera di San Gallo: in ottobre nel centro storico, fiera bovina e di merci varie
  • Fiera di S. Gregorio: in novembre nel centro storico, fiera di merci varie
  • Presepi nelle contrade: nel periodo natalizio
  • Varie gare di pesca: durante l’arco dell’anno


Le più antiche vicende della Comune di Malonno si mescolano con quelle dell’intera Valle Camonica. I cacciatori preistorici che risalivano il corso dell’Oglio, furono i primi a stabilirsi in età neolitica (5000-2500 a.C.) sui costoni e sui pianori delle nostre montagne. L’economia autarchica di questa fase venne sfiorata attorno al VI-V sec. a.C. dalla penetrazione in Valle Camonica di commercianti etruschi; rappresentanti di una civiltà all’avanguardia nella lavorazione dei metalli, setacciarono le valli bresciane sviluppando I’estrazione e la lavorazione del ferro; è facile che non sia sfuggita loro la ricchezza mineraria della Terra di Malonno. La successiva espansione celtica (V-III sec. a.C.) trovò la Valle in contatto con le grandi arterie commerciali del tempo, ma anche pronta a difendersi dai tentativi di occupazione. Roma decise soltanto nel 16 a.C. di sottomettere i Camunni. Costruì ben presto una strada, la Via Valeriana, di interesse prioritariamente militare, ma utilissima anche per gli scambi commerciali; essa toccava anche il territorio malonnese sul versante sinistro della valle, ma tracce sicure sono emerse solo a Sonico. Solo con i Longobardi e i Franchi (VII – VIII sec.) si scorgono segnali di risveglio, in coincidenza con il lento radicarsi del cristianesimo; furono i monasteri a determinare in questo periodo grandi cambiamenti non solo nell’ambito religioso, ma soprattutto nel modo di vivere e nell’economia fino ad allora basata quasi esclusivamente sull’allevamento. Sul finire del I millennio a Malonno il monastero di S. Faustino di Brescia possedeva delle terre; l’intitolazione ai patroni bresciani della primitiva cappella costruita dai benedettini sul lago (legato a culti pagani) dell’attuale parrocchiale, è rimasta ancor oggi. Malonno troviamo un ramo dei Dòmini di Vione (a loro volta legati ai Martinengo): i Magnoni. La lotta per le investiture vede prevalere in Alta Valle il partito ghibellino guidato dai Federici, cui sono legati i Girardi e i Celéri stabilitisi a Malonno tra XIII e XIV sec. Il XVIII sec. si apre con l’esaurirsi della casata dei Celéri, molto più attenta alla gestione dei suoi affari economici che alle vicende politiche valligiane. Vi succedettero per via di matrimonio i Martinengo, con la losca figura di Marcantonio. Intanto la popolazione aumenta, ogni contrada rivendica il suo cappellano, mentre si mette mano alla costruzione (1731-1753 ca.) dell’ imponente nuova parrocchiale di S. Faustino come punto d’incontro per tutta la comunità, soprattutto in particolari occasioni come la sagra o il triduo dei morti. Tutti segnali di un periodo laborioso e sostanzialmente tranquillo. Con l’unità d’Italia incominciò a funzionare anche a Malonno il governo locale (Comune) che dovette affrontare diversi e svariati problemi e tra questi l’opera capillare di alfabetizzazione (scuola elementare) nonché le gravi difficoltà economiche in cui si dibatteva la popolazione, ancora in maggioranza distribuita nelle numerosissime frazioni abbarbicate soprattutto sul versante destro.

Itinerari
Il Sentiero del Piz Tri


D
a Vedere:

 

Torre del Palazzo (o Torre Celèri/Martinengo)

Torre di Cremesia (o Torre Magnoni)

Torre di Forno (o Torre Bona)

Palazzo Celéri-Martinengo

Il forno fusorio


Mappa del Comune: