Comune di Edolo

Il Comune
Largo Mazzini, 1 – 25048
Tel. 0364/773011
Fax 0364/71162
info@comune.edolo.bs.it

Sindaco: Vittorio Marniga

Informazioni Generali
Abitanti: 4318
Altitudine: 699 s.l.d.m.
Mercato: il martedì
Festa Patronale: S. Maria Nascente: 8 settembre

Manifestazioni e Ricorrenze

  • Sagra di S. Giovanni: 24 giugno, fiera dell’artigianato, antiquariato e merci varie in piazza S. Giovanni
  • Mostra mercato del fiore: in maggio in piazza Martiri della Libertà (floricoltura e giardinaggio)
  • Fiera dell’artigianato: in agosto in piazza S. Giovanni
  • Sagra di S. Gregorio: la prima domenica di agosto a Cortenedolo
  • Festa di Guspessa: a metà agosto in località Guspessa
  • Mostra mercato dell’artigianato artistico locale a settembre in largo Mazzini
  • Asta provinciale della Bruna: in ottobre presso il centro zootecnico fiera zootecnica bovina e dei settori artigianali e commerciali connessi
  • Mostra delle capre di razza bionda dell’Adamello: in novembre presso il centro zootecnico rassegna delle razze ovi caprine e artigianato del settore
  • Mostra della razza Bruna: in novembre presso il centro zootecnico rassegna zootecnica bovina e dei settori artigianali e commerciali connessi


Dal 1450 Edolo divenne stazione di pedaggio, in quanto posto sul confine, e godette di grande prosperità, come dimostrano alcune nobili dimore del centro storico. Le antiche abitazioni signorili sono concentrate soprattutto in via Battisti, dietro la piazza in cui campeggia la fontana che reca l’emblema della Val Camonica. In questa via è anche Casa Zuelli, monumento nazionale, che per l’aspetto può essere fatta risalire al secolo XVI, ma che nella parte bassa presenta particolari architettonici più antichi. In particolare un capitello che mostra tre figure quasi barbariche e un’iscrizione in caratteri quasi gotici sulla quale sembra leggibile la data 1350. La facciata della casa è rivestita di granito, con decorazioni e finestre bifore e portale ad arco a sesto acuto.

Centrale idroelettrica di Edolo
La centrale di Edolo, di proprietà dell’Enel, è uno dei più importanti e moderni impianti idroelettrici d’Europa. E’ in servizio dal 1985 ed è in grado di sviluppare una potenza di 1.000.000 kW grazie al salto di 1265 metri a cui è sottoposta l’acqua proveniente dai due bacini in quota. Con il suo moderno sistema di pompaggio è stata una delle centrali che hanno permesso di far ripartire il paese dopo il disastroso black-out che ha colpito l’Italia nel 2003. La centrale è costituita da 3 serbatoi (due in quota e uno a valle per l’accumulo delle acque scaricate dalle turbine), da una stazione elettrica in caverna e da una esterna (entrambe a 380 kV). La spettacolarità di questa centrale è dovuta non solo alla particolarità delle tecniche adottate per produrre energia, ma anche al fatto che, per limitare l’impatto ambientale, è contenuta interamente in un’enorme caverna a cui si accede per mezzo di un tunnel lungo 1 Km e utilizza come serbatoi due laghetti preesistenti, i laghi Benedetto e Avio, a cui si sono alzati gli argini. Per ovviare all’eventuale mancanza d’acqua nei periodi di siccità, si è realizzata una vasca di accumulo da cui le acque possono essere riportate (nelle ore notturne o nei giorni festivi quando minore è la richiesta di energia) ai serbatoi superiori grazie alle turbine in grado d’invertire il senso di rotazione trasformandosi così in pompe

Per visitare la Centrale idroelettrica si organizzano visite didattiche per scuole e gruppi.


Da Vedere:

Casa Ramus, posta nella parte alta di Mu, appartenne alla stirpe dei famosi intagliatori in legno, nati proprio a Mu, che tante bellissime opere hanno lasciato nelle chiese e negli edifici sacri di tutta la Valle Camonica.

I Ruderi della rocca appartenuta alla famiglia Federici sono sopra Mu. Dell’antico e possente edificio restano solo, su un poggio erboso, alcune tracce delle fondamenta e delle mura.Partendo dall’antico abitato di Mù, lasciata la piazzetta al centro del paese si imbocca una stradina che in qualche centinaia di metri porta a ciò che rimane della rocca dei Federici (rocca di Mu’). Sono muri perimetrali di fondazione, un pozzo, dei piani urbanizzati a servizio del castello, il ricordo di un passato grandioso e tumultuoso come quello di questa nobile famiglia camuna. I Federici di Erbanno si insediano in Alta valle a Sonico, Edolo e Vezza d’Oglio verso il 1300. Raggiungono il massimo splendore quando viene loro affidata nel 1411, su nomina del vicario imperiale Giovan Maria Visconti, la contea di Edolo e Dalegno comprendente tutta l’alta Vallecamonica. Esercitano in questo periodo un controllo diretto dei passi del Tonale e dell’Aprica possedendo il castello di Ossana e avendo componenti a Teglio e a Bormio in Valtellina. La rocca, edificata probabilmente dopo il 1200, fu fatta distruggere da Venezia, assieme alla quasi totalità delle torri e dei castelli di Valcamonica nel 1455 quando si stanziò stabilmente in valle. All’interno dell’area e nelle zone adiacenti, a testimonianza dell’interesse che questo luogo ha avuto per gli uomini anche nella preistoria, esistono numerose coppelle di varie dimensioni alcune delle quali distribuite in moduli di otto. Quello che colpisce è il gran numero e la presenza di grandi coppelle contornate e frammischiate a coppelle più piccole quasi a formare una parte di volta celeste con stelle e pianeti.

La Chiesa di San Clemente si trova in località Costa. Secondo la tradizione la Chiesa di S. Clemente è stata costruita su un precedente edificio romano. Si ipotizza che si l’edificio preesistente fosse un tempio dedicato al dio Saturno distrutto dal re longobardo Ariperto nel VII secolo. L’aspetto spoglio della chiesa è dovuto a incuria e a depredazioni avvenute nel corso dei secoli. Solo due tele sono rimaste e rappresentano rispettivamente S. Antonio da Padova e S. Francesco da Paola.La chiesa merita una visita anche solo per la splendida posizione. Da qui la vista spazia sulla conca che ospita Edolo.

La Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano è a Mu e anche la sua origine è molto antica. E’ stata più volte rimaneggiata e anche ricostruita parzialmente. Gli ultimi consistenti lavori di ampliamento sono stati eseguiti nel 1700. Della sua presenza si ha conferma nel 1422 poiché viene citata in un testamento. Contiene alcune opere d’arte del 1600 e del secolo successivo, tra le quali degli affreschi e una pala del 1600 attribuita a Giacomo Bornini detto il Bate e alcuni lavori lignei.

La Parrocchiale di Cortenedolo Fu ricostruita tra il 1763 e il 1775 su un edificio preesistente. La chiesa è dedicata a San Gregorio. La volta è stata affrescata nel 1777 da Giacomo Antonio Corbellini autore anche della pala raffigurante una Madonna del Carmine, San Carlo e anime purganti. All’interno del tempio sono anche conservate delle altre opere, dipinti e statue, databili nel 1600 e nel 1700, tra cui spicca la pala della Madonna col Bambino fra i Santi Gregorio Magno e Lorenzo, attribuita a Giovan Battista Salvi detto Sassoferrato.

La Chiesa di San Giovanni a Edolo fu ricostruita, su un antico edificio preesistente, all’inizio del 1500 mentre il campanile fu rifabbricato nel 1542 e poi ristrutturato nel 1954. Questa chiesa fu riadattata al culto dopo i roghi che infiammarono l’alta Valle Camonica e su cui finirono decine e decine di persone accusate di stregoneria e di riti magici. All’interno del tempio, nel presbiterio sono visibili degli affreschi attribuiti a Paolo da Caylina il Giovane. Una statua raffigurante San Giovanni Battista è databile nel 1500 ed è opera attribuita ad uno scultore del nord Europa. Un’Ultima Cena è attribuita al pittore cremonese Campi. Del 1700 è invece una Via Crucis.

La Pieve di Santa Maria Nascente: a Mu di antichissima origine, una delle prime costruzioni cristiane della Valle Camonica, fu ristrutturata nel 1300 sotto la signoria dei Visconti. Ulteriori lavori di ampliamento furono messi in cantiere nei secoli successivi e verso la metà del 1600 i lavori assunsero particolare rilevanza e si completarono solo nel secolo successivo con l’aggiunte del campanile. Al suo interno sono visibili varie opere in legno, di classica impronta barocca, di Pietro Ramus o di scuola camuna: un’ancona, un paliotto, un pulpito e l’altare della confraternita del Rosario. Sempre ligneo un crocifisso della fine del 1400 di scuola altoatesina. Ben otto sono gli altari presenti nel tempio. Alcuni dipinti del 1600 sono opera del pittore locale Giacomo Bornini detto Bate mentre del 1800 sono alcune opere del Volpi di Lovere. Tra gli altri affreschi sono degni di particolare menzione quelli di Paolo da Caylina il Giovane che raffigurano anche la Presentazione di Maria al tempio.

La Chiesa di San Sebastiano è posta ai piedi della montagna in località Costa, ed è databile nel 1400. Fu restaurata dopo la peste del 1630 ma ai nostri giorni è ormai in grave degrado. Sono comunque ancora visibili dei frammenti di alcuni affreschi.

La Parrocchiale di Vico è dedicata a San Fedele martire. La sua costruzione, su progetto di Canè Geronimo Cattaneo, fu ultimata nel 1765. Gli affreschi sono attribuiti al Corbellni e sono databili nel 1779. Di notevole interesse una Madonna in gloria del 1692, opera del pittore Grisani, racchiusa in un’ancona dorata opera di Gian Domenico Ramus. Allo stesso Ramus o alla sua scuola sono anche attribuite le due edicole.

Località Fobia: Salendo da Edolo, lungo la strada del Monte Colmo a circa 1,7 km si incontra, sulla destra, una strada sterrata che dopo un centinaio di metri si apre in un prato con antichi castagni, si arriva qui in località Föbia. Un dosso roccioso mostra, nella parte priva di vegetazione e di muschi, una serie di incisioni. La roccia è completamente istoriata con simboli scutiformi. Sono questi delle figure geometriche in forma di righe disposte a fasci paralleli e di piccole coppelle che riempiono spazi contornati da linee che si chiudono a rettangolo. Questa tipologia di incisioni si può far rientrare nella classe planimetrica con significato topografico con lo scopo di rappresentare il paesaggio. Incisioni simili si trovano in Valtellina, a Teglio e Grosotto, e in numerosi luoghi della Valcamonica: Pian Camuno, Sellero, Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, Paspardo, Sonico. Sono databili all’età del Rame. La roccia si trova poco discosta da un punto panoramico che domina la Valle nella parte fra Sonico ed Edolo, dove sono evidenti tracce di un insediamento preistorico probabilmente della stessa epoca.

Edolo fa inoltre parte del Parco regionale dell’ Adamello

Mappa del Comune: