Comune di Villongo

 

Il Comune
Via Roma, 41
24060 Villongo (BG)
Tel. 035-927222
Fax 035-929521

Sindaco: Lorena Boni

Informazioni Generali
Abitanti: 7538
Altitudine: 233 sldm
Mercato: Piazza Alpini, il sabato
Festa Patronale: Sant’Anna, Sant’Alessandro – Parrocchia San Filastro: 26 luglio, Parrocchia Sant’Alessandro: 26 agosto

Manifestazioni e Ricorrenze

Rassegna Del Teatro Dialettale
La rassegna offre una panoramica dell’odierna scena teatrale dialettale bergamasca, alternandosi tra la commedia brillante, la commedia musicale, l’adattamento di testi impegnativi di commediografi italiani e stranieri. Periodo: Gennaio/Febbraio/Marzo.

Festa Dello Sport
Periodo: Giungo

Festa Dei Cacciatori
La festa dei cacciatori brembani si svolge ormai da due decenni. E’ una sagra che si è tenuta nel piazzale mercato di San Giovanni Bianco per poi spostarsi nell’area industriale di Lenna. Nata da un gruppo di amici cacciatori e pescatori entusiasti, la festa offre ogni anno prodotti della cucina tipica con selvaggina e pesce, ma anche musica, balli, solidarietà e convegni sulla caccia. Dietro a questa festa vi è anche tanta beneficenza, il raccolto della sagra va infatti in aiuto ad asili, parrocchie ed associazioni per il sostegno dei disabili. Periodo: Settembre

Fiera dell’Agricoltura
Periodo: Settembre

Presepio Vivente
Nel 2010 si è arrivati alla quattordicesima edizione del presepio vivente. Questa rappresentazione, emozionante ed avvincente, è organizzata dalla compagnia “Gli Amici” che ogni anno attrae migliaia di visitatori, portandolo ad essere il presepio vivente più famoso di tutta la provincia bergamasca. I numeri potranno rendere meglio la maestosità di tale evento: oltre 200 figuranti molti giovani, giovanissimi ed intere famiglie. Il ricavato delle rappresentazioni viene interamente devoluto in beneficenza. Periodo: Dicembre

Storia, Arte, Cultura
I primi insediamenti stabili presenti sul territorio risalgono all’epoca romana, quando nel paese venne costituito un vicus, un aggregato di case e terreni, appartenente al pagus di Calepio. Tale origine è suffragata da alcuni ritrovamenti risalenti all’epoca imperiale, tra cui alcuni suppellettili. Con la caduta dell’impero il territorio vide un periodo di scarsa antropizzazione, in cui si presume sia stato interessato da insediamenti dei Longobardi, come si evince dal significato del toponimo: Villongo, difatti potrebbe stare ad indicare una proprietà di ”Villa” (termine con il quale si intendeva un piccolo nucleo abitativo soggetto all’influenza di un’entità superiore quale una Chiesa plebana.), con la caratteristica desinenza longobarda –ongo. Successivamente vi fu l’insediamento della popolazione dei Franchi, i quali istituirono il Sacro Romano Impero e diedero vita al feudalesimo, elemento caratterizzante del Medioevo. In quel periodo il territorio venne inserito nei possedimenti della famiglia dei conti Calepio, proprietaria di gran parte dei terreni e degli edifici più importanti del circondario. Questi mantennero il predominio su Villongo per alcuni secoli, traghettando il paese dal periodo medievale a quello della Repubblica di Venezia, epoca in cui il borgo venne inserito nella Contea di Calepio. Nonostante questa apparente tranquillità e linearità degli avvenimenti, anche questi territori furono interessati dagli scontri di fazione tra guelfi e ghibellini, tanto da subire ritorsioni da parte dei Visconti, famiglia milanese acerrima nemica della Serenissima. La situazione venne riportata alla normalità a partire dal XVI secolo, dopo di che il paese non vide più accadere episodi di rilievo, seguendo il destino politico del resto della provincia bergamasca, venendo annesso alla Repubblica Cisalpina nel 1797, per passare al Regno Lombardo-Veneto nel 1815 e venire definitivamente annesso al Regno d’Italia nel 1859. Il comune di Villongo prese le dimensioni attuali solo nel 1927, quando i due centri di Villongo San Filastro e Villongo Sant’Alessandro, divisi dal 1724, vennero fusi in un unico comune. Nello stesso anno le frazioni di Castione, Fosio, Rocco e Rudello, vennero aggregate al comune di Sarnico.

Itinerari
Villongo-Colli Di S. Fermo- Lago D’endinie E La Valle Del Freddo
Sulla Strada Del “Valcalepio”

Da Vedere:

 

Castel Merlo è un complesso architettonico costituito da due diverse strutture: a sud l’edificio monumentale e a nord la costruzione un tempo adibita a residenza dei contadini che lavoravano nella tenuta. All’interno si possono ammirare i vari affreschi che compongono il soffitto, in particolare, nella parte centrale della volta, la raffigurazione di un’allegoria.

La chiesa di Sant’Alessandro in Agros risale al periodo romanico dei secoli XI e XII ed è formata da un’unica navata in tre campate che termina con un abside semicircolare. Il tetto è in legno ed è sostenuto da archi che si appoggiano su grossi pilastri in muratura. Accanto al presbiterio si innalza un campanile a pianta quadrata.All’interno i numerosi affreschi rimandano ad un mondo di religiosità e devozione tra cui si ricordano: Madonna con Bambino; San Pietro martire; Annunciazione; Crocifissione con la Vergine e San Giovanni Evangelista; Sant’Alessandro a cavallo. Questi dipinti, risalenti al 1400, furono portati alla luce soltanto intorno agli anni ’70 del 1900, a seguito di alcuni lavori di restauro, mentre all’esterno è stata riportata alla luce la tessitura muraria.

La chiesa Parrocchiale della Santissima Trinità si trova nel centro della frazione di Sant’Alessandro. L’edificio venne costruito a partire dal 1962, a pianta centrale in stile neoclassico e corinzio. La maggior parte delle decorazioni è riunita sulla volta, dove si possono ammirare numerosi affreschi caratterizzati da una grande unità di stile. Raffigurazioni degne di nota della chiesa sono: Madonna con Bambino; Santissima Trinità; Vergine del Rosario e i Santi Domenico e Alessandro.

Nella frazione di San Filastro è da segnalare la chiesa Parrocchiale, una costruzione semplice risalente al XVIII. L’interno è composto da un’unica navata con tre altari. Sui due altari trasversali si trovano interessanti affreschi che ritraggono santi e martiri della Chiesa come i Santi Bovio, Teresa, Orsola, Lucia e Apollonia. Sulle pareti del presbiterio si possono osservare altre opere come le 15 piccole tele con i Misteri del Rosario o l’Immacolata Concezione. Nei pressi dell’abside sorge con pianta quadrata la piccola cappella di San Rocco che si apre all’esterno tramite due arcate. L’altare centrale, attiguo alla parete di fondo, è caratterizzato da una mensa in pietra arenaria, un tempo ornata da affreschi oggi esposti a Palazzo Bondurri.  Le opere erano disposte sulle pareti secondo uno schema preciso: al centro la Madonna con Bambino e angeli tra i Santi Sebastiano e Rocco; a destra San Girolamo e a sinistra l’Elemosina di San Rocco e San Filastro.

La chiesa di San Giacomo venne edificata attorno al 1400 nella zona periferica di Villongo. La costruzione è a pianta rettangolare, con  copertura in legno. La facciata principale si trova ad ovest e si caratterizza per la presenza di diverse aperture. L’interno a una navata termina nel presbiterio coperto da una volta a botte.Della decorazione che anticamente ornava le pareti si conservano solo due saggi: a destra una Crocifissione ed a sinistra la figura di un Santo, probabilmente San Giacomo. Sopra l’altare in marmo è stata ricavata una nicchia che ospita la statua di San Giacomo Apostolo.

Mappa del Comune: