Comune di Predore

Il Comune
Piazza Vittorio Veneto, 1
24060 Predore (BG)
Tel. 035-938032
Fax. 035-938715

Sindaco: Girelli Lorenzo

Informazioni Generali
Abitanti: 1.886
Altitudine: 189 sldm
Mercato:
Piazza Achille e Cesare Bortolotti, il mercoled
Festa Patronale:
San Giovanni Battista e Sacro Cuore di Gesù, Madonna della Neve

Storia, Arte, Cultura
Situato quasi in cima alla valle Calepio sulla sponda destra del lago d’Iseo che divide la sponda Bresciana da quella Bergamasca non è facile stabilirne le origini. Sicuramente i primi reperti ritrovati ci riportano all’epoca romana ed è al popolo dei latini a cui dobbiamo il nome Predore: infatti per quanto riguarda l’origine etimologica abbiamo due teorie, secondo la prima il nome deriva da PREDA, che significa bottino di caccia, mentre un’altra propone la teoria di PRAEDIUM, facendo riferimento al console e pretore romano Nonius Arius Mucianus che si stabilì qui nel III secolo d.C. Nel Medioevo Predore era un fortilizio sicuramente alla pari dei comuni vicini, in riva al lago sorgeva il palazzotto del Signorotto difeso da due torri, una merlata dimezzata e l’altra che risulta ora modificata, da una cinta muraria a nord e dalle barriere naturali costituite dal lago e dal fosso del torrente Rino. Per quanto riguarda gli spunti bellicosi sul nostro territorio si limitano al conflitto tra guelfi e ghibellini.

A Predore comune a prevalenza guelfa non mancavano però i ghibellini e capeggiava la famiglia Foresti, tra cui va ricordato Micideno, guelfo, erudito e autorevole. La mezza torre non va però ricollegata alle leggende e alle diatribe tra queste due fazioni, ma bensì a un cedimento delle fondamenta che probabilmente è avvenuto poco dopo la sua costruzione, perché in tutte le battaglie avvenute non esistono documenti che fanno riferimento a questa torre. Ricordiamo anche il grande impegno e apporto dei Predorini nei due conflitti mondiali che viene ricordato con il parco delle rimembranze presso S. Rocco. Merita di essere menzionata, infine, un’importante scoperta avvenuta recen­temente sul territorio di Predore. Durante un esplorazione alla grotta «Bus del Co­ren» tra le rupi che sovrastano l’abitato, alcuni saggi nel terreno consentirono di portare alla luce importanti reperti del periodo Neolitico. Scoperta di notevole importanza archeologica, essendo queste le uniche at­testazioni di insediamenti in grotta ditale periodo in tutto il territorio bergamasco.

Dal punto di vista artistico sono da menzionare la chiesetta di San Giorgio, dove alcuni recenti interventi di ripristino hanno evidenziato le caratteristiche architettoniche medievali del piccolo edificio. Proseguendo per circa 1 km si giunge a Predore, posto su un declivio tra lago e collina alla foce del torrente Rino. Da ricordare la Parrocchiale edificata nel 1909 su progetto del prof. Giovanni Barbaglio. All’interno fa spicco un pregevole dipinto di Francesco Zucco (XVII sec.) raffigurante la “Madonna con S. Felice da Cantalice”. La vecchia chiesa Arciprebisteriale fu edificata intorno all’anno mille nel vecchio nucleo di Predore, vicino alla mezza torre e nel corso dei secoli subì molteplici trasformazioni che ne compromisero la struttura altomedioevale. A riva del lago sorge la singolare Torre dimezzata (XIII-XIV sec.) mentre il centro storico arroccato a monte della strada rivierasca non conserva che pochi avanzi dell’antico borgo fortificato e del castello medievale; caratteristiche sono invece le strette viuzze che si articolano in ripido pendio fino ai margini più elevati del nucleo abitato. A nord del paese, in una stupenda posizione a mezza montagna sorge il Santuario della Madonna della Neve, edificato nel XV secolo; esso subì in successione profonde trasformazioni ed ampliamenti. Il Santuario è accessibile per una strada particolarmente ripida, o a piedi per una scalinata di ben 288 gradini. Ottima da qui la visuale su1 lago e sulle Torbiere di Iseo. Ritornati sulla strada rivierasca si continua verso Tavernola attraverso un suggestivo e riposante paesaggio a oliveti e piante acquatiche (Tassodi), fino ad incontrare la prima galleria che segna il confine del paese.

Origine del nome
Sicuramente i primi reperti ritrovati ci riportano all’epoca romana ed è al popolo dei latini a cui dobbiamo il nome Predore: infatti per quanto riguarda l’origine etimologica abbiamo due teorie, secondo la prima il nome deriva da “Preda”, che significa bottino di caccia, mentre un’altra propone la teoria di PRAEDIUM, facendo riferimento al console e pretore romano Nonius Arius Mucianus che qui si stabilì nel III secolo. Preda in dialetto locale significa pietra.


Da Vedere:

 

Chiesetta di San Giorgio
Il centro storico
Torre Dimezzata
Santuario della Madonna della Neve

Mappa del Comune: