Comune di Rogno

Il Comune
Piazza Druso, 5
CAP 24060 – Rogno
Tel. 035 967013 – Fax 035 967243
info@comune.rogno.bg.it

Sindaco: Dario Colossi

Informazioni Generali
Abitanti: 3827
Altitudine: 251 sldm
Mercato:
Piazza Caduti nei Lager Nazisti, lunedi
Festa Patronale:
Santo Stefano Protomartire, 26 dicembre


Il territorio del comune di Rogno, situato sulla destra orografica del fiume Oglio è prevalentemente formato da montagne. Il comune di Rogno raggiunge il suo apice alla cima del Monte Pora.

I primi insediamenti umani risalirebbero al Mesolitico (circa nel VI millennio a.C.), quando gruppi di cacciatori si insediarono in queste zone (famosi sono i resti rinvenuti poco distante del cosiddetto “uomo camuno”), in una località denominata Coren Pagà. Qui sono stati rinvenuti importanti reperti ed incisioni rupestri di notevole fattura, risalenti anche al Neolitico La zona fu in seguito occupata dai romani, che fecero di Rogno la sede di un pagus. Scavi archeologici e fotografie aeree hanno rilevato la presenza di un antico porto risalente a questo periodo. I secoli successivi videro il territorio passare ai Longobardi prima, ed al Sacro Romano Impero poi. Fu proprio Carlo Magno a cedere l’intera valle ai monaci dell’abbazia di Marmoutier di Tours. Rogno fu il capoluogo di una delle quattro circoscrizioni (pievatici) in cui era suddivisa la Comunità di Valle Camonica. Il pievatico di Rogno comprendeva i comuni di Rogno, Darfo, Gianico, Artogne, Erbanno, Gorzone, Sciano, Anfurro, Angolo. Nel 1255 il comune di Brescia autorizza la costruzione di un’area franca presso la Corna Bianca: diverrà l’abitato di Castelfranco. Seguirono numerose lotte che portarono a comandare su Rogno i Visconti, ed i loro alleati locali la famiglia ghibellina dei Federici, il breve periodo di Pandolfo III Malatesta, fino all’arrivo della Serenissima che di fatto pose termine alle dispute medievali tra guelfi e ghibellini, assicurando pace sino al 1797. In seguito, il comune di Rogno passò alla Repubblica Bresciana, alla Repubblica Cisalpina e al Regno d’Italia (Napoleonico). Il comune fu poi soppresso nel 1809 e aggregato come frazione al  Darfo, ma si ricostituì già nel 1816.


Da Vedere:


Nel Museo didattico del territorio “Rogno nel tempo”
viene raccontata la storia del territorio, dalle glaciazioni al medioevo.

Il lago di Rogno è frutto di un bell’esempio di recupero ambientale: immerso nel parco del fiume Oglio, circondato da verdi e rare specie di piante, è riconosciuto a livello Nazionale come uno dei più importanti laghetti di pesca hobbistica e sportiva del Nord Italia. Caratterizzato da sorgive di acqua limpida e cristallina è una palestra a cielo aperto per dilettanti e professionisti della pesca. Le specie ittiche che lo popolano sono molteplici, anche se la regina incontrastata è la trota, che trova in queste acque un habitat eccezionale. Le acque fresche e ossigenate sono popolate da grandi quantità di trote iridee, marmorate, fario, lacustri e salmerini imbattibili per la livrea come per il gusto. Immissioni di trote iridee di grossa taglia (5/10 Kg) catturano l’attenzione non solo di appassionati e agonisti, ma anche dei cultori dello spinning.

Il Monte Pora è il punto più alto del comune ed offre uno scenario unico ed è meta di molti escursionisti. Fiore all’occhiello è il Rifugio Pian della Pala, recentemente ristrutturato dall’Amministrazione Comunale e raggiungibile a piedi dalla Frazione San Vigilio o più comodamente salendo da Castione della Presolana con gli automezzi. Il gestore del Rifugio organizza affascinanti gite in motoslitta invernali e escursioni estive in quad per scoprire le bellezze del territorio e poi assaporare le delizie della cucina tipica locale presso il rifugio.

Parrocchiale di Santo Stefano Resti delle Mura Medievali

Mappa del Comune: