Comune di Riva di Solto

 

Il Comune
Via Papa Giovanni XXIII, 22
24060 Riva di Solto (Bg)
Tel. 035.985100
Fax. 035.980763
comune.rivadisolto@pec.regione.lombardia.it

Sindaco: Norma Polini

Informazioni Generali
Abitanti: 833
Altitudine: 186 sldm
Mercato: Via Porto, il mercoledi
Festa Patronale:
san Nicola di Bari, 6 dicembre


Centro agricolo e di villeggiatura, il comune di Riva di Solto è situato sulla sponda occidentale del Lago d’Iseo con bella vista sull’opposta sponda Bresciana e su Montisola. Oltre che dal centro storico di Riva di Solto, il comune è composto anche dalle frazioni di Gargarino, Zorzino e Zù.


Recenti studi hanno permesso di stabilire una presenza di piccoli insediamenti sul territorio già dall’epoca preistorica. Tuttavia le prime documentazioni scritte che attestano l’esistenza del borgo risalgono all’epoca medievale, e precisamente al 1055. Questi documenti attestano l’esistenza di un edificio di culto, tutt’ora esistente ed adibito a chiesa parrocchiale. In quel periodo di forte instabilità politica la famiglia Oldrati, decise di trasferirsi in questa zona e di costruirvi un sistema fortificato. Questi gestirono le sorti del paese fino al 1222 quando lo concessero alla giurisdizione di Bergamo. In seguito, nel corso del XIV secolo, la famiglia Foresti, molto potente in tutta la zona, acquisì i territori del borgo. Questi legarono indissolubilmente il proprio nome a quello della contrada, tanto che tutt’ora fanno bella mostra su alcuni edifici gli stemmi del casato, recanti un’aquila con una corona. Al riguardo le cronache riferiscono che, nel 1330, l’imperatore Ludovico il Bavaro istituì la contea di Solto, che raggruppava anche il territorio dell’attuale comune di Solto Collina, insignendo il titolo di “conte Palatino” ad un membro della famiglia Foresti, tale Matteo, garantendo anche una serie di indennità ed esenzioni anche a tutti i suoi discendenti. Con il termine del periodo feudale e l’avvento della Repubblica di Venezia, la famiglia Foresti si trovò di fatto esautorata, facendo iniziare un nuovo periodo nella storia della contrada di Solto. Il territorio rimase legato a quel periodo, tanto che ancor oggi vi si può ammirare un castello, numerose torri, nonché un borgo di stampo medievale, con piccole vie molto caratteristiche. I secoli seguenti videro il paese acquisire importanza grazie all’estrazione, in località Zu, del caratteristico marmo di colore nero. Con questo materiale vennero costruiti edifici importanti, tra cui la Basilica di San Marco a Venezia. Più tardi a questo tipo di estrazione venne affiancata quella del cemento, con conseguenti influssi positivi sull’economia. A partire dal XX secolo, il paese ha visto un continuo fiorire di attività volte alla ricezione della domanda turistica, tra cui campeggi, bar e ristoranti, al fine di valorizzare la riviera lacustre su cui esso si affaccia.


Da Vedere:

Il borgo medioevale, che conserva ancora l’organizzazione urbanistica di epoca medievale, è percorribile mediante stretti vicoletti su cui si affacciano le case antiche, ancora abitate, e le strutture fortificate. I numerosi edifici medievali e il loro ottimo stato di conservazione rendono Riva di Solto uno dei borghi medievali meglio conservati nell’area del Sebino.

La parrocchiale di San Nicola venne edificata nel 500 fu costruita in stile neoclassico nel 1729 e ampliata nel 1875. Il santo titolare è raffigurato nella pala centrale, dipinta da Orazio Pilati nel primo Seicento. Appena entrati in paese da nord troviamo la parrocchiale di San Nicola di Bari. La chiesa, edificata nel ‘500 venne più volte rinnovata fino al 1880, quando vennero aggiunte le due navate laterali. La facciata, tra barocco e  neoclassico, pare opera del Fedreghini. L’ampio finestrone con loggia e balaustrina, fu costruito nel 1898; le due nicchie, originariamente vuote, furono riempite da due statue raffiguranti S.Nicola e S.Giuseppe opera del bergamasco Mario Toffetti (1981). Il portale è in arenaria di Sarnico mentre la porta realizzata da C.Costantini (1946) è in legno.   Il campanile,  rifatto nel ‘800 da G.Pellini, è dotato di 10 campane. La prima consacrazione risale al 1630;  la seconda, in occasione del restauro del 1880, ad opera del Vescovo Mons. Gaetano Camillo Guindani.

Accessibili a tutti lungo la ex SS n. 469 uscita dal Paese di Riva di Solto Verso Lovere. Il Bogn costituisce una delle sorprese naturalistiche di maggiore valore del Sebino.

La nuova parrocchiale di Santa Croce consacrata nel 1933, ha affreschi quattrocenteschi strappati dalla chiesa romanica di San Cassiano e attribuiti a G.Pietro da Cemmo, mentre una pala del 1580 raffigura l’Assunta ed è dovuta al veneziano Flaminio Floriano. Molto bello il settecentesco altare maggiore, mentre tra gli arredi spiccano una preziosa croce del ‘400 e una “pace” di rame del ‘600 con San Bernardino. Accessibile a tutti con parcheggio a 20 m.

La Chiesa Santi Ippolito e Cassiano barocca con abside romanica (Ss. Ippolito e Cassiano sec. XII-XIII ampliata nel 1605), ha all’interno preziosi affreschi del ‘400 di scuola locale. La leggenda vuole che a costruire la chiesa siano stati alcuni romani, che per sfuggire alle feroci persecuzioni, si erano qui ritirati a fare penitenza. Accessibile a tutti con parcheggio a circa 100 m. Sito incluso nella visita guidata del percorso storico culturale.

Mappa del Comune: