Comune di Cenate Sopra

 

Il Comune
Corso Europa, 3
24060 – Cenate Sopra
Tel. 035 956003
Fax 035 956548
info@comune.cenate-sopra.bg.it

Sindaco: Stefano Cattaneo

Informazioni Generali
Abitanti: 2.472
Altitudine: 330 sldm
Mercato: Via Provinciale, mercoledi
Festa Patronale: San Leone Magno, 10 novembre

Storia, Arte, Cultura
Anche se molti storici hanno descritto il paese come un borgo di antiche origini, il primo documento che ne attesta l’esistenza risale all’anno 774, quando, nel Codex Diplomaticus viene nominato il borgo di Casco (“Re-gente per Orsone et Sabotino massarii in Cascas”). La parrocchia ed il capoluogo erano posti nell’attuale territorio di Cenate Sotto. A tal riguardo, in epoca medievale, furono numerose le diatribe tra i due borghi del paese (allora chiamato Cenate San Martino) divisi tra loro dal torrente Tadone. Questi sfociarono in ripetuti scontri dopo che San Carlo Borromeo decise di istituire, nel 1575, una seconda parrocchia, dedicata a San Leone, nell’attuale territorio del comune, dividendo di fatto il paese. La scissione amministrativa venne ratificata nel 1611. Nel 1927 il paese fu accorpato in un’unica entità amministrativa con i comuni di Cenate Sotto e San Paolo d’Argon, prendendo il nome di Cenate d’Argon. Il tutto durò fino al 1948, quando le tre entità vennero nuovamente scisse in singoli comuni.

Origine del nome
Il toponimo definitivo di Cenate appare qualche decennio più tardi, precisamente nel 830, quando un documento di eredità recita Casa sua de Cenate. Il nome precedente di Casco venne utilizzato per identificare una piccola frazione, vicino alla frazione di Sant’Ambrogio.

Da Vedere:

 

Tra le più antiche chiese della zona, risale infatti, al XIII sec., Santa Maria in Misma, è dedicata all’Assunzione della Madonna e fu sede, un tempo, di una collegiata di canonici.Il santuario conserva una originale struttura romanica, alla quale nel 1500 sono state apportate modifiche e, più tardi, ai primi del 1600, aggiunte barocche, specialmente all’altare maggiore e sulle cimase delle porte. L’edificio, ben restaurato, si trova a circa 800 metri di altezza, sul sentiero che porta in vetta al monte Misma.Secondo alcuni Misma trae il suo nome dal fatto che si trova a metà (mesema, mesma) dall’antica mulattiera che si pensa collegasse la Val Cavallina alla Val SalerianaPer questa chiesa Giovanni Battista Moroni dipinse il celeberrimo quadro dell’Assunzione, ora conservato all’altare di destra della chiesa parrocchiale di Cenate Sopra.

La nascita della Riserva Naturale di Valpredina è dovuta ai coniugi Enzo e Lucia Bardoneschi, i quali donarono nel 1983 all’Associazione Italiana per il World Wildlife Fund for nature – ONLUS l’intera proprietà che ha un’estensione di circa 90 ettari, 37 dei queli già istituiti Riserva naturale.  La proprietà del territorio protetto è del WWF Italia che la gestisce con l’aiuto di donazioni e contributi regionali. La Riserva Naturale si estende lungo le pendici meridionali del Monte Misma tra quota 380 e 1100 circa s.l.m. da dove è apprezzabile il panorama sulle Alpi Orobiche, è inoltre percorsa dal torrente Predina. La Valpredina – valle delle pietre – prende il nome dalla presenza di estrazione di “còte”, pietra dura ricca di silice usata per affilare ferri da taglio e molto utilizzata in passato. La parte inferiore della riserva è caratterizzata da terrazzamenti che hanno origine da disboscamenti operati a partire dal XII secolo a cui si associavano generalmente opere di modellamento dei versanti che rilevavano la scarsità di terre per la coltivazione e per il pascolo.

Nucleo storico e Chiesa di Sant’Ambrogio

Quadro “Pala del Moroni” nella Chiesa Parrocchiale di San Leone Magno

Mappa del Comune: