Via Mala (531m) – Padone (890 m) – Salto degli Sposi (1270m)

Il sentiero inizia pochi metri prima della ex casa cantoniera, situata dopo la prima galleria che si incontra provenendo da Angolo. Il primo tratto si snoda a fianco di un torrentello che in questa parte terminale è ricco d’acqua, ma poco più avanti è solitamente asciutto. Siamo nella valle di Padone. Su entrambi i lati della strada si innalzano pareti scoscese ricoperte da boscaglia (prevalentemente carpino nero e frassino orniello). Prestando attenzione si può individuare, sulla destra, una sorgente carsica che sgorga dalla roccia. Ora la Valle si fa molto angusta e il sentiero diviene un poco ripido passando attraverso una stretta gola caratterizzata da una bella cascatella. Superato questo tratto, la valle tende ad aprirsi. Dopo diversi attraversamenti della valle medesima, il sentiero si porta sul versante sinistro snodandosi in un bosco nel quale l’abete rosso sembra prevalere. Siamo ad un nuovo attraversamento della Valle e si riprende a salire sul versante destro in un bosco di aceri, tigli e frassiniQuesto bosco un tempo era utilizzato per la legna da ardere, ma ora gli alberi sono lasciati invecchiare affinché le piante migliori possano fornire legname da opera. Proseguendo si giunge in prossimità di due baite recentemente ristrutturate, circondate da un prato parzialmente rimboschito con una forte presenza di larici. Si nota un processo abbastanza comune di “ritorno” del bosco in seguito all’abbandono di molti appezzamenti in passato tenuti a prato – pascolo. Giunti al bivio, nel quale si incontra la mulattiera contrassegnata dal segnavia n. 480, si prosegue a destra raggiungendo le cascine e i prati del Dosso di Padone. Superata la Santella di Padone si prosegue lungo una mulattiera pianeggiante fino all’inizio del bosco. A questo punto si imbocca un sentiero a sinistra e si riprende a salire lungo la dorsale, tra prati e castagneti. Da notare, qua e là, qualche sasso rossastro che sporge dal terreno: si tratta degli affioramenti della coltre di detriti abbandonati dagli antichi ghiacciai della Val di Scalve. La loro presenza rende il terreno piuttosto acido, favorendo la crescita di castagni e betulle. La dorsale si fa ora più defilata e il sentiero sale rapidamente a tornanti. Si giunge alla località “Pandusì”, un piccolo pianoro dove si trovano i ruderi di alcune baite sovrastate dai grandi basamenti della teleferica Manina – Darfo. Ancora qualche tornate e finalmente il sentiero si fa più comodo passando sotto il dirupo del Salto degli Sposi. Ci si riporta poi sul versante nord e poco dopo si raggiunge la stradina che, sulla sinistra, conduce alla splendida balconata calcarea del Salto degli Sposi. Vasto e di grande interesse il panorama sulle Valli di Angolo, di Scalve e Valle Camonica.