Comune di Nave

Il Comune
Via Paolo VI 17
25075 Nave (BS)
Tel 030 2537411 Fax 030 2533146
protocollo@pec.comune.nave.bs.it

Sindaco: Giuseppe Corsini

Informazioni Generali
Abitanti: 11012
Altitudine: 236 m s.l.m.
Mercato: P.zza Martiri della Libertà, martedì
Festa patronale: San Costanzo, 12 febbraio

Storia, Arte, Cultura
Insediamenti risalenti al Neolitico superiore sono stati individuati alla sinistra del Garza, presso la località Vhò. Tra di essi si sono trovati oggetti in pietra e ceramica con decorazioni del tipo Lagozza di Besnate. È stata inoltre rinvenuta una necropoli romana risalente al I secolo, della quale sono state esplorate decine di tombe a cremazione e numerose epigrafi. In epoca romana, il luogo acquistò rilevanza grazie dal passaggio della strada che collegava Brescia alla Val Sabbia e al Trentino, attraverso il valico di Sant’Eusebio. La pieve della Mitria sorse nel IX secolo sui resti di un preesistente edificio pagano. Nel 1951 fu riportato alla luce un altorilievo raffigurante un nudo maschile che afferra un leone per le zampe anteriori. Secondo il Begni Redona (1982), il rinvenimento dimostrerebbe la presenza di un sacello connesso al culto mitraico, dalla quale deriverebbe il termine Mitria collegato popolarmente alla pieve stessa. La lavorazione in zona del ferro e della carta risale al XI secolo. La presenza del comune, all’interno del quale veniva eletti dei consoli, è attestata dal Liber Poteris della repubblica comunale di Brescia del 1226. Dal 1270 fu attivo in contrada Campanile il convento domenicano di San Pietro martire, fondato dai fratelli Giovanni e Girardo de Bestino. Esso fu poi assorbito nel 1420 dagli agostiniani di San Giovanni de Foris di Brescia. Stando all’Estimo Visconteo del 1385, il comune fungeva da capoquadra. Nel 1439, durante le battaglie fra la Repubblica di Venezia e i Visconti per il controllo del bresciano, il paese subì la violenza delle truppe viscontee comandate dal Piccinino. Con il passaggio del territorio alla Serenissima, la municipalità fu inserita dapprima nella quadra di Lumezzane e in seguito tornò ad essere capoquadra. Nel luglio 1512 i francesi dell’Aubigny saccheggiarono barbaramente Nave, distintosi nel febbraio precedente, con Valerio Paitone, nella rivolta antifrancese repressa col rovinoso sacco di Brescia. Poco dopo un’epidemia colpì centinaia di navesi, così come avvenne anche nelle pesti del 1577 e del 1630. Il territorio fu coinvolto dalla guerra di successione spagnola. Dal 1701 al 1705, l’esercito franco-spagnolo prima e dalle truppe imperiali di Eugenio di Savoia in seguito, si acquartierarono presso il Garza e la sua valle. Nel 1797, con l’istituzione dell’effimera Repubblica bresciana, Nave entrò a far parte del Cantone della Garza occidentale. Fu inoltre teatro dello scontro fra le truppe del neonato stato, affiancate da quelle francesi, e quelle controrivoluzionarie della Val Sabbia. Come conseguenza di questo scontro l’archivio comunale fu distrutto da un incendio. Nel 1859, dopo gli eventi della Terza guerra d’indipendenza italiana entrò a far parte della provincia di Brescia del Regno di Sardegna, dal 1861 divenuto Regno d’Italia. Nel 1927 al comune fu aggregato il territorio del comune di Caino, soppresso con Regio Decreto 11 dicembre 1927, n. 2350). Nel 1956, il Decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1956, n. 88, ripristinò l’autonomia municipale del comune cainese che fu quindi disaggregato.

Origine del nome:
Incerte sono le notizie circa l’origine del toponimo. Probabilmente deriva dai nomi latini nava-, naba-, napa- con il significato di pianura tra i monti.

Da Vedere:

 

Pieve della Mitria
Parrocchiale di Santa Maria Immacolata
Chiesetta di San Cesario
Palazzo Michetti

Mappa del Comune: