Comune di Concesio

Il Comune
P.zza Paolo VI, 1
Tel: 030 2184000
Fax: 030 2180000
protocollo@pec.comune.concesio.brescia.it

Sindaco: Stefano Retali

Informazioni Generali
Abitanti: 14.501
Altitudine: 600 m s.l.m.
Mercato: via Montini, il giovedì
Festa patronale: San Rocco, 16 agosto

Manifestazioni e Ricorrenze
Metà Maggio: pellegrinaggio a piedi dal Santuario della Stella al Santuario della Neve di Adro organizzata dalla Congregazione dei Carmelitiani Scalzi.

Storia, Arte, Cultura
Concesio, per la sua posizione geografica, si trova in una situazione del tutto particolare, la sua posizionei è all’imbocco meridionale della Valle Trompia, proprio sul confine del municipio romano e poi della colonia Brixia, nel territorio della quale fu certamente integrato anche prima che la valle fosse stabilmente conquistata; logica vuole che il confine, secondo il costume romano, fosse posto in luogo strategicamente favorevole, cioè dove la valle cominciava a farsi più stretta, in pratica a nord di Concesio La storia Medioevale di Concesio presenta una caratteristica costante in moltissime terre di Lombardia, data cioè la permanenza di un vasto ceto dirigente nei Comuni rurali, come in quelli cittadini, di un vero e proprio patriziato. Questi nuclei di cittadini originari amministravano con il criterio “Bonus pater familias” la vita Comunale e i beni del patrimonio comune particolarmente abbondanti nella zona montana e silvestre di Concesio. La vita, regolata dal suono delle campane, trascorreva serenamente in un’atmosfera di religiosità fondata sulla fede di questo laborioso popolo e sulla onestà dei costumi. Si trattava veramente di “nobiltà”. La strada principale della frazione Concesio dell’omonimo Comune, là dove si affaccia l’antico palazzo dei Conti di Lodrone (passato successivamente ai Montini e nel quale il 26 settembre 1897 vide la luce sua Santità Paolo VI, la più fulgida gloria della terra bresciana), porta da lunghi anni il nome di Rodolfo da Concesio. Con questa singolare figura di magistrato medioevale, si ricordava anche una storica famiglia le cui vicende può essere che si identifichino con quelle del luogo di origine e da essa certamente denominato. Agli inizi del sec. XV, come testimonia il registro delle entrate e spese della Camera di Pandolfo Malatesta signore di Brescia e Bergamo, si trovano nomi di personaggi della famiglia già ricordata dei da Concesio, insieme a quelli dei nobili agresti aventi dimora e beni nel Comune, alcuni di essi sono: Agostino de Soldo, Bertolino de Cirellis, Cristoforo de Castro, Giovannino Tamarate, Pecino de Villa. Questi nobili famiglie si spinsero fino in questa terra, non lontana dalla città, per l’acquisto di terre coltivabili, o per costruirvi delle piccole case ove passare in tranquillità i mesi più caldi dell’anno. La loro venuta fu di grande beneficio per tutti coloro che già qui vi abitavano poiché riuscì a dare lavoro a molti contadini, a molte donne in servizio e, anzi, la popolazione aumentò in fretta a causa di sempre nuove richieste di manodopera spicciola. Concesio venne duramente provata dall’alluvione del fiume Mella nel 1856. Il fiume che tanto aveva dato a questa terra nei secoli precedenti, sembrò in un breve volgere di tempo, riprendersi tutto. I campi vennero allagati e il raccolto distrutto, le officine che forgiavano il ferro vennero gravemente danneggiate dalla furia dell’acqua che non risparmiò le case che si trovavano lì vicine. I Concesiani scriveranno nobili pagine di carità cristiana e di umana solidarietà anche in quelle tragiche ore, quando tutto ormai sembrava finito. Il coraggio degli abitanti di Concesio permise l’immediata ricostruzione delle case distrutte, delle officine danneggiate, dei campi infangati. Le nobili famiglie che qui avevano possedimenti ritornarono per aiutare nella rinascita un paese che, cambiato ormai per sempre, si presentava alla storia, pronto a scrivere nuove pagine da consegnare ai posteri. Oggi questo piccolo quadrato geografico di terra è noto a tutto il mondo: le attività agricole (anche se oggi si sono di molto ridotte) e soprattutto quelle industriali (che sono, al contrario, in piena espansione), il fervore di vita religiosa e caritativa fanno sì che Concesio possa degnamente meritare, per quello che ha potuto dire anche nella storia, una considerazione ed essere additato ad esempio.

La principale attrattiva culturale del paese è la Casa Natale di Papa Paolo VI, situata nel cuore di Concesio, richiamando ogni anno il pellegrinaggio di molti fedeli. La casa venne acquisita dalla famiglia Montini nel 1863, dai conti Lodron, dopo che questi ultimi decisero di abbandonare le terre concesiane. L’acquisto dell’abitazione lodronica, da parte di Gaetano Montini (nonno di Paolo VI), che in origine portava Benedetti di cognome, spostando la propria residenza da Sarezzo (da qui il cognome Montini, in riferimento alla provenienza dalla montagna) a Concesio, fu dovuto alla tendenza che all’epoca era presente tra le famiglie nobili: ovvero quella di avvicinare il più possibile i propri possedimenti nei paraggi dei grossi centri abitati; in questo caso di Brescia. Oggi la casa è divenuta un museo, ed è stata apposta una lapide commemorativa sulla facciata a ricordo del pontefice.

Origine del nome
Il toponimo deriva dal verbo latino caedere che significa “tagliare” o “abbattere”.

Da Vedere:

 

Palazzo Montini – Casa Natale di Papa PaoloVI
Il Santuario della madonna della Stella
Presepio di Paolo VI

Mappa del Comune: