Altopiano di Caregno


L’altopiano di Caregno è una località che si sviluppa in un’area di circa 120 ettari all‟interno di un territorio compreso fra i Comuni di Gardone Val Trompia e Marcheno, toccando Tavernole sul Mella, a 1000 metri s.l.m..

A questa altezza comincia a figurarsi il paesaggio montano caratterizzato dalla massiccia presenza di faggi ed abeti, pascoli estivi, prati magri e boschi misti di latifoglie e conifere, voluti e coltivati per secoli dall’uomo.

Da aprile a settembre le fioriture tingono i prati del colore giallo del tarassaco, della barba di becco e dei ranuncoli, del viola della salvia dei prati, dell’azzurro del non ti scordar di me, del bianco delle margherite e delle ombrellifere, del rosa-porporino dei trifogli, dei cardi e delle centauree; lungo i fossi, in maggio, fioriscono la calta palustre e il farfaraccio, e al “Fontanì de la Salute” cresce l‟erba unta, una piccola pianta insettivora del genere Pinguicola.

I prati che caratterizzano l’Altopiano di Caregno sono delimitati da siepi di nocciolo, sorbo montano, rosa canina, maggiociondolo e carpino nero, che consentono il libero passaggio a volpi, tassi, ricci, scoiattoli ed ospitano altri piccoli roditori come il moscardino e che, se non severamente potate, diventano una preziosa area di nidificazione per molti uccelli: Caregno, infatti, è ancora un luogo favorevole al passo migratorio di diverse specie fra cui tordi, fringuelli, pettirossi e frosoni.

Il paesaggio di Caregno è caratterizzato dalla presenza di numerose doline, depressioni del terreno a pianta subcircolare, profonde alcuni metri, dovute all‟erosione delle rocce calcaree: gli affioramenti sono anch’essi modellati dall’acqua piovana e solcati da diverse microforme di corrosione carsica agente in superficie: la lenta azione dissolutrice dell’acqua continua anche in profondità e numerose sono le piccole grotte carsiche, tradizionalmente chiamate “cà ìe”.

La sagoma del M. Guglielmo è solo indicativa.




Le casette verdi indicano la distribuzione sommaria delle principali malghe; quelle rosse la posizione dei rifugi alpini.
Le linee bianche indicano i livelli di collegamento longitudinale sul versante, corrispondenti ad antiche strade.
Le linee gialle indicano infine gli antichi collegamenti tra fondovalle e la fascia dei maggenghi, ancor oggi utilizzati come strade ordinarie (in nero) o agro-silvo-pastorali.

Veduta di Cimmo in cui si nota abbastanza bene la posizione di costa sottostante la linea orizzontale di Caregno.


Brani di selciato lungo la strada Cesovo-Caregno

Strutture turistico-ricettive presenti sull’Altopiano di Caregno:

- Albergo “La Fabbrica”

- Azienda Agricola “Pesei”

- Agriturismo e Centro Ippico “La Valle”

- Casa Vacanze “Lo Stallino”


La trattoria e pensione “La Fabbrica” in loc. Caregno, realizzata negli anni „60-‟70.


I campi dell’azienda agricola “Pesei”.


Lo “Stallino”, casa vacanza del Comune di Gardone gestita dalla cooperativa “Il Graffio”.


Cascinale del Comune di Marcheno oggi sede dell’azienda agrituristica “La Valle”.

Mappa: