Sentiero 3V – Terza Tappa

TERZA TAPPA: Lodrino – Pezzeda

Tappe Intermedie:
Lodrino m. 736 – Passo della Cavada 1.158 – Roccolo Morandi m. 1.227 – Passo del Termine m. 954 – Rifugio Vetta (Medaia) m. 1.180 – Rifugio Cà Fiurida m. 1.162 – Pian del Bene m. 1.515 – Monte Campello m. 1.709 – Monte Ario m. 1.755 – Passo Falcone m. 1.653 – Rifugio Blachì 2 e Tonassi in Pezzeda sera di sopra m. 1.615

Tempo di percorrenza: ore 5,15

Come Arrivare:
Lodrino è raggiungibile da Brescia (coincidenza a Gardone V.T. o Brozzo) con gli autobus  di Trasporti Brescia Nord tel.: 840.620001
Mappa:

Descrizione Percorso
Dal Bar Trattoria Pineta, seguendo la via De Gasperi a sinistra, ci si alza sino ad una larga curva della strada.
Si segue ora la via Pineta che si alza a destra e quando questa fa un tornante, si va a sinistra per la via Bosto su mulattiera inizialmente asfaltata, cementata e poi a fondo naturale che passa appunto accanto alle poche case della località Bosto.
Ad un tornante, una stradina a destra riporta sulla strada asfaltata, la via Genzianella, che sale al piazzaletto della Trattoria (pensione) Genzianella (ore 0,20). Di fronte, una lunga scalinata con a fianco 2 cannoni, porta al Monumento agli Alpini delle valli bresciane.
Si passa poi poco distante da una chiesetta e con una curva a destra ci si riporta sulla strada asfaltata che si segue a sinistra, per breve tratto, per deviare poi a destra su un sentiero in salita che, attraversata la pineta, ne raggiunge la parte più alta.
Nella parte alta la pineta è delimitata da una staccionata che, con l’adiacente grande fossa artificiale dovrebbe impedire la caduta dei massi sulle case sottostanti. Si supera la staccionata tenendo poi la destra sulla mulattiera per un centinaio di metri, prendendo poi a sinistra un sentiero in salita.
Si continua per una brulla e sassosa costa, fra verde e roccette, con bel panorama sulla sottostante Lodrino e le punte di Reai ed Ortosei, salite il giorno precedente.
Il sentiero, sempre ben evidente, si dirige al Passo fra la rocciosa e verticale punta Est della cima Caspai m. 1.261 e l’avancorpo Ovest del Monte Palo m. 1.461, in ambiente pressochè dolomitico, e raggiunge il passo della Cavada m. 1.158 (ore 0.40- 1), stretto valico caratterizzato da un teleforo per trasporto a valle di legname e dall’incrocio di alcuni sentieri.
Si continua a destra su sentiero pianeggiante (quello più in alto sale al M. Palo), che traversa lungamente sulle pendici settentrionali del Monte Palo m. 1.461, con ampio panorama su Marmentino, la Vaghezza ed il Monte Ario m. 1.755.
Assecondando gli anfratti della montagna, si passa per un casotto di caccia e sempre in piano si raggiunge il grande e panoramico roccolo Morandi m. 1.227 (ore 0,20- 1,20).
Costeggiando il roccolo a sinistra si segue il costone che volge in direzione Nord Est, dove il sentiero si mantiene su! filo o poco sotto la cresta delle Festas e quella successiva delle Lese; raggiunto un altro più piccolo roccolo, con ampia vista specie a destra nella valle percorsa dal torrente Tovere, che scende verso il lago di Bongi m. 631, ripidamente si va verso un traliccio dell’energia elettrica, da dove si segue una larga stradina sassosa che con qualche tornante cala al sottostante vasto ripiano con alcune case; sempre continuando per questa ora piana stradina, si raggiunge il passo del Termine m. 954 (ore 0.50- 2.10), al confine fra la Val Trompia e la Val Sabbia, dove passa la strada Provinciale n. 50, che va seguita per brevissimo tratto a sinistra.
Contornando la recinzione di una villa, si sale a destra e subito dopo a sinistra verso un palo dell’energia elettrica. Si segue una bella mulattiera in salita che entra nel bosco, innalzandosi con modica pendenza e per buon tratto a mezza costa fino a raggiungere una malga.
Si aggira la malga risalendo a destra fino ad entrare nel bosco da un’apertura di un muro. Si gira a sinistra e si raggiungere una vasca e un vecchio pozzo circolare e salendo a destra si raggiunge la Cà Antognoli m. 1200 circa per attraversare poi i bei verdi prati della Vaghezza , seguendo un tratturo per carri di bestiame.
Ad un vicino bivio si continua per una comoda stradina a sinistra e si raggiunge in breve il Rifugio Vetta (Medaia) m. 1.180 e, continuando in discesa, il Rifugio Cà Fiurida m. 1.162 (ore 0.50 -3).
Si continua per la strada asfaltata di accesso ai Rifugi, passando sotto la moderna Chiesetta della Vaghezza , fino al bivio con la strada che sale da Marmentino.

Da Vaghezza su ampia mulattiera che sale tra numerose villette, contornato un dosso boscoso, si raggiunge il Passo delle Piazze m. 1.222 .

Lasciata a sinistra a stradina per l’altipiano di Vizale si continua a destra su ripida mulattiera che, superata la rampa boschiva della Tenda  con tutta una serie di curve (le cosiddette Scale dell’Ario), raggiunge il largo Pian del Bene m. 1.515 (ore 1).

Lasciata a destra la mulattiera della variante bassa (*) che prosegue verso la malga Pian del Bene di sopra, si attraversa il vasto ripiano erboso e si rimonta in parte il largo crestone sud del Monte Ario e si raggiunge la cresta.

Il percorso è ora molto panoramico, sia verso i monti della Val Sabbia, che verso la lunga cresta dei Monti Guglielmo e Muffetto.

Si prosegue in cresta sul sentierino che, passato accanto a qualche roccetta, raggiunge il Monte Campello m.1709 , anticima sud del Monte Ario.

Si scende nella selletta intermedia, per risalire verso la vetta del Monte Ario m. 1.755 (ore 0.45 – 1,45) , sormontata da una grossa croce di ferro. Panorama vastissimo .

Si discende sul versante nord, puntando verso un grosso traliccio ed una larga sella, traversando poi sulle falde orientali del Dosso Falcone m.1.701, si raggiunge il bivio con la variante bassa (ore 0,15 – 2) e più avanti il Passo Falcone m. 1.653, da dove, in pochi minuti, si raggiunge l’Alpe Pezzeda sera di sopra con il Rifugio Blachì 2 m. 1.615 (ore 0,15 – 2,15) , dove è murata una lapide  a ricordo di Silvano Cinelli qui deceduto, ed in breve anche il vicino Rifugio Tonassi.

Pezzeda non è raggiungibile con i mezzi pubblici. Chi volesse terminare qui il percorso deve scendere a piedi a Collio (autobus di Trasporti Brescia Nord tel.: 840.620001) utilizzando il sentiero 349 curato dalla Sottosezione del CAI di Collio.