Sentiero 3V – Quinta Tappa

QUINTA TAPPA: Maniva – Rifugio Alpini di Gianico (Cimosco)

Tappe intermedie:
Albergo Bonardi al Maniva m. 1.744 – Passo del Dasdana m. 2.070 – Passo delle 7 Crocette m. 2.041 – Malga Rosellino m. 1.876 – Stanga del Bassinale m. 1.897– Rifugio Monte Cimosco (ex Alpini di Gianico) m. 1.825

Come Arrivare:
Il Maniva non è raggiungibile con i mezzi pubblici che si attestano a S. Colombano (Trasporti Brescia Nord tel.: 840.620001) da S. Colombano al Maniva bisogna percorrere la statale, quasi 2 ore a piedi.

Tempo di percorrenza: ore 5,10

Mappa:

Il percorso normale evita il lungo percorso per cresta, sviluppandosi su sentieri più facili e con minori dislivelli.

Sul lato sinistro dell’Albergo Bonardi m. 1.744, un sentiero sale sul fianco della Valle e si porta sulla ex strada statale 345 (ora strada provinciale SPBS345), tagliandone una lunga curva.

Si segue la strada a sinistra solo per qualche decina di metri, per poi salire a destra lungo un sentiero che attraversa la vecchia sede stradale e poi si riporta sull’asfalto della statale, che si segue per un breve tratto verso sinistra, per riprendere un sentiero che si alza a destra lungo le Calve dei Zocchi, quasi parallelamente ad una più bassa (sulla destra) linea elettrica.

Raggiunto un ripiano, si segue una stradina in terra battuta e si raggiunge un tornante della statale al Passo del Dasdana m. 2.070 (ore 1,15), dove si lascia a destra la variante alta.

Da qui si scende per circa 300 metri sulla ex SS 345 delle Tre Valli fino ad un tornante, dal quale si stacca verso destra una comoda stradina, praticamente pianeggiante, diretta a tagliare l’intero fianco meridionale delle Colombine, a volte anche con notevole esposizione e sempre con bel panorama sulla testata della Val Trompia.

La stradina passa, tra l’altro, accanto alla diruta casermetta del Pian delle Baste m. 2.020 ed è collegata mediante una mulattiera (bivio a destra) con il Monte Colombine m. 2.214.

Superate le Colombine, al Goletto di Cludona m. 2.031 la traccia si congiunge brevemente al percorso normale del 3V sul pianeggiante crestone erboso della spartiacque.

In caso di bisogno si stacca a destra, e ben segnalato, un sentiero che in 20 minuti porta al nuovo bivacco Giovanni Grazzini che si scorge anche dal 3V.

Si prosegue tenendo la sinistra per tagliare ora il fianco dei dossi di Cludona, e arrivare al Passo delle 7 Crocette m. 2.041 (ore 1 – 2,15), dove ancora si incontra la “variante alta” del 3V ed un bivio a sinistra con il sentiero 343 diretto a Memmo.

Oltre il passo si risale una balza cespugliosa, alla sommità della quale si abbandona la “variante alta” diretta alla cresta Est del Monte Crestoso. Si prende invece un sentierino verso destra che percorre la base dello stesso monte, in fregio alla conca della malga Stabil Fiorito in Val Ma, sul versante camuno.

Si arriva così al passo del Crestoso m. 2.058 (ore 0,30 – 2,45) che separa il Monte Crestoso dal Monte Colombino e si scende sul versante opposto percorrendo il fianco destro di un marcato vallone (Val di Fra) fino ad un sottostante ripiano pantanoso, dominato sulla destra dalla cresta del Monte Fra alla cui base si trova la nicchia di S. Glisente.

Da questo punto, in caso di bisogno, si può scendere in Val di Fra ed in circa 10 minuti si arriva al sottostante Bivacco M. Bassi (m. 1.919).

Si attraversa il pianoro verso sinistra per scendere con qualche svolta nella adiacente Val Rosellino ed un ultimo tornante a sinistra ci porta alla malga Rosellino m. 1.876 (ore 0,30 – 3,15).

Dalla malga si discende ancora brevemente ad attraversare il piccolo emissario del sovrastante pantano (adiacente la malga); si prosegue poi in direzione di un evidente sperone boscoso per aggirare le pendici settentrionali del Monte Stabil Fiorito m. 2.003.

Il percorso si snoda tra una vegetazione più fitta, costituita da rade pinete e cespugli di rododendri e mirtilli; si passa da una pozza e, usciti dalla vegetazione di alto fusto, si scavalca un altro torrente accanto ad un sistema di roccette sul fianco della valle, e ci si immette nel vasto ed erboso ripiano della malga Rosello di Sopra (con annesso Bivacco) m. 1.715 (ore 0,40 – 3,55).

Oltre la malga, una comoda strada sterrata, dopo aver preso un po’ di quota con qualche svolta ed attraversato una pinetina, porta alla malga Rondeneto m. 1.821 (acqua poco prima della malga, in corrispondenza di una curva; ed anche dopo la malga poco più in basso della strada).

Proseguendo sulla stessa strada in leggera salita, si giunge comodamente allo stretto intaglio della Stanga del Bassinale m. 1.897 (ore 0,45 – 4,40), oltre il quale, si segue una mulattiera sulla destra che evitando il sottostante Villaggio Plan di Monte Campione (sulla sinistra) arriva al Rifugio Monte Cimosco (ex Alpini di Gianico) m. 1.825 (ore 0,30 – 5,10), ricongiungendo definitivamente la variante alta al percorso normale del 3V.
Dalla Stanga del Bassinale, con un ripido sentierino sulla sinistra, ci si può congiungere con la variante alta per salire sulla vetta del Muffetto per poi scendere all’omonimo passo. Pur facendo parte della variante alta non presenta particolari difficoltà.

Chi non avesse la necessità di passare dal Rifugio, dalla Stanga del Bassinale può proseguire diritto in discesa per portarsi al Villaggio Plan, e da qui al Passo del Muffetto