Musil: Museo dell’ Industria e del Lavoro

Il Musil – Museo dell’industria e del lavoro – è un sistema museale territoriale incentrato sulla storia dello sviluppo industriale e attraverso le macchine, gli oggetti, gli strumenti e i laboratori didattici, il Musil racconta il processo dell’industrializzazione e della modernizzazione, fino ai traguardi attuali dell’innovazione tecnologica. Il sistema museale è suddiviso in quattro sedi diverse sul territorio bresciano:

1. La sede principale del museo
Non è ancora stata ultimata. Nell’area ex Tempini nel comparto Milano sarà realizzata nel complesso architettonico della Brescia industriale novecentesca, in un’ex fabbrica metallurgica.

2. Il Museo del ferro
Il museo del ferro ha sede nel quartiere bresciano di San Bartolomeo, alle porte di Brescia, nell’officina per la molatura di oggeti in ferro e nell’ attigua sala del maglio idraulico, sulla direttrice per la Valtrompia. E’ un esempio di conservazione integrale di una struttura artigianale alla base dello sviluppo dell’industria metallurgica e siderurgica bresciana. La principale finalità del museo è la lettura del territorio dal punti di vista ambientale, storico, economico e sociale. Il museo illustra il ruolo storico della ruota idraulica e restituisce ai visitatori i caratteri e l’atmosfera di un antico ambiente di lavoro legato a un grande sapere artigiano. Il percorso museale comprende il locale del maglio, il “cuore” del museo, conservato così come è rimasto dopo la fine del suo utilizzo, negli anni Ottanta del Novecento; completo di maglio, incudine, forgia, mola e attrezzi, è reso ancor più suggestivo dal suono delle acque del canale che lo lambisce; una sala delle mostre temporanee, dove è possibile apprezzare opere di artisti che utilizzano il ferro come materiale, fotografie che si ispirano alle lavorazioni artigianali ed industriali, e conoscere la cultura materiale e i mestieri del passato; una sala video e conferenza dove si può assistere alla proiezione di video e filmati e a interessanti relazioni sulla storia sociale e materiale del nostro territorio, a concerti e rappresentazioni teatrali. All’interno del museo vi è anche un’aula didattica, in cui le scolaresche ed il pubblico più giovane possono approfondire quanto appreso durante la visita guidata e svolgere divertenti attività di laboratorio, ludiche e creative. Il museo del ferrò è un luogo dove apprezzare la ricchezza culturale ed i saperi del passato artigianale e proto-industriale.

3. Il Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo
Il Museo dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo in Valcamonica racconta una tappa fondamentale dell’industrializzazione italiana, valorizza l’archeologia industriale e la cultura materiale della modernità, diffonde la conoscenza scientifica e la consapevolezza culturale in tema di energia e ambiente. La centrale di Cedegolo, sede del museo, fu costruita tra il 1909 e il 1910 ad opera della Società Elettrica Bresciana per sfruttare la caduta delle acque derivate nel comune di Malonno sul versante orografico destro del fiume Oglio; passata all’Enel con la nazionalizzazione, è rimasta in attività dal 1910 sino al 1962, quando per motivi tecnici è uscita di produzione ed è stata impiegata come magazzino di deposito a servizio del sistema idroelettrico della Valle Camonica.

Il visitatore è invitato a compiere un viaggio multisensoriale e interattivo nello spazio e nel tempo, seguendo il percorso che, alimentato dal calore solare, vede il formarsi dell’acqua e la sua raccolta per concludersi poi con la produzione e distribuzione di energia solare. Fin dal piazzale d’ingresso, con due fontane che delimitano la piazzetta, si capisce quale è il filo conduttore del museo ovvero l’acqua. Si può infatti seguire il “percorso dell’acqua”, dal suo formarsi nell’atmosfera al suo precipitare sulla terra, dal suo condensarsi in ghiaccio al suo raccogliersi nei laghi alpini, dal suo imbrigliamento in dighe artificiali sino all’arrivo nella Centrale Idroelettrica dove, un po’ magicamente, si trasforma in elettricità. All’interno del percorso espositivo si viene guidati, nella ex sala macchine della centrale, dal segno della luce: con segni leggeri di luce viene indicata la mappa del Museo, la memoria del Museo, una videoproiezione di filmati di repertorio che ricordano e ci parlano, delle cose, delle storie, della cultura del luogo. Gli altri spazi del museo dell’energia sono diversi. La sala delle sfere, un ambiente totalmente oscurato. Grazie a filmati proiettati su due calotte semisferiche una in alto e una a pavimento ci si trova immersi nel ciclo eterno che lega il formarsi delle nubi, alle precipitazioni, allo scorrere della acque sulla terra. La stanza delle dighe in cui si fornisce una panoramica su una serie di impianti e bacini idroelettrici (attenzione particolare è dedicata a quelli della Valle Camonica inclusa la tragica vicenda del crollo della diga del Gleno). Una condotta forzata, in cui ci si rende subito conto, a causa del rumore roboante che si attiva alla’improvviso, la percezione delle enormi forze accumulate e messe in azione per la trasformazione dell’acqua in energia. Altri spazi di laboratorio ci permettono di approfondire e consolidare le conoscenze mediante attività operative appositamente progettate e calibrate alle varie fasce d’età e un laboratorio didattico consente di fare pratica su macchine e modelli. Al termine possiamo infine accomodarci ai tavoli didattici del bar elettrico, in cui vi sono lampade a risparmio energetico, oppure sederci nella piazzetta affacciata sul fiume.

4. Musil di Rodengo Saiano
Il museo dell’industria e del lavoro di Rodengo Saiano si trova nelle vicinanze dell’outlet di Franciacorta, sviluppa funzioni di magazzino visitabile, su una superficie di circa 3.500 mq e raccoglie una collezione di oltre duemila macchine, strumenti e prodotti legati alla storia manifatturiera sia bresciana che nazionale dall’inizio del 900 sino agli anni ’60. All’interno dello spazio museale vi è una sala esposizioni per i reperti industriali di grandi dimensioni, tra cui, un’autoblinda Ansaldo del 1941, un antico torchio litografico, il prototipo di una roulotte, due grandi modelli di centrali nucleari (Caorso e Trino 2, non realizzato). La sala è stata costruita nel 2008, utilizzando travi d’acciaio e lastre di vetro. Misura circa 40 metri di lunghezza, 11 metri di altezza e 2,50 metri di profondità. In un’altra sala sono esposti i reperti di dimensioni medio-piccole che sono legati al settore tipografico, cinematografico,  informatico, meccanico, tessile e alimentare. Nella struttura museale vi è anche una mostra permanente dedicata al cinema, un laboratorio cinema,  uno spazio multiuso per conferenze, mostre, concerti e una piccola officina meccanica.

Informazioni utili sui musei del Musil
Museo dell’Energia Idroelettrica di Valcamonica
Via Roma 48
25051 Cedegolo – Brescia
tel. +39 030 3750663 fax +39 030 2404554
email: fondazione@musil.bs.it
web: http://www.musilcedegolo.it


Periodo di apertura e orari:
Il museo è aperto nei mesi di: Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre

 

Lunedì da Martedì a Venerdì Sabato Domenica
mattino chiuso visite guidate * 9.00 - 12.00 chiuso
pomeriggio chiuso 15.00-18.00 15.00-18.00 15.00-18.00

 

Prezzi di ingresso
Privati: 3,50 €
Persone con oltre 65 anni: 3,00 €
Gruppi (a persona, min. 30 persone): 3,00 €
Docenti e accompagnatori: gratuito
Bambini con meno di 5 anni: gratuito

 

Museo del Ferro – La Fucina di San Bartolomeo
Via del Manestro 111 – 25136 Brescia
tel. +39 030 3750663 fax +39 030 2404554

email: fondazione@musil.bs.it
web: http://www.musilsanbartolomeo.it

Il museo è aperto per le scuole durante lo svolgimento delle attività didattiche di specifici progetti.
Museo dell’Industria e del Lavoro
Rodengo Saiano
Via del Commercio 18 -
25050 Rodengo Saiano – Brescia
tel. +39 030 6813487 fax +39 030 6811343

email: fondazione@musil.bs.it
web: http://www.musilrodengosaiano.it

Orari di apertura

Lunedì da Martedì a Venerdì Sabato Domenica
mattino chiuso 9.30-12.30 9.30-12.30 chiuso
pomeriggio chiuso chiuso 15.30-18.30 15.30-18.30


Prezzi di ingresso
Privati: 3,00 €
Gruppi (a persona, min. 15 persone): 2,00 €
Persone con oltre 65 anni: 2,00 €
Bambini da 5 a 15 anni: 2,00 €
Bambini con meno di 5 anni: gratuito