I Castelli nel Sebino e Franciacorta

Castelli e torri medievali… Suggestioni di tempi antichi

Il territorio del Lago di Iseo, Brescia e Franciacorta è caratterizzato dalla presenza di alte torri medievali, testimoni dell’antico sistema difensivo costituito da castelli e posti di avvistamento. In alcuni casi si tratta di edifici difensivi precedenti al Medioevo, dei quali tuttavia rimangono solo dei ruderi.

CAZZAGO SAN MARTINO

Castello di Bornato/Villa Orlando (frazione Bornato): fortezza medievale, all’interno della quale venne successivamente costruita una villa rinascimentale, circondata da un parco del XIX secolo. I tre locali del pianterreno della villa sono di antichissima origine, mentre le stanze del piano superiore sono riccamente decorate ad affresco. Visitabile; ingresso a pagamento (via Castello 22, tel. 030.775010).

COCCAGLIO

Castello di Coccaglio: ruderi facenti parte dell’antico Castrum romano. Accessibile sempre, condizioni meteorologiche permettendo.

ISEO

Castello Oldofredi: edificato probabilmente intorno al X sec. come parte di un sistema difensivo più ampio, costituisce oggi uno degli esempi meglio conservati di architettura militare basso-medievale della provincia di Brescia. Oggi è sede della biblioteca comunale, sede espositiva e di convegni. In parte visitabile (Comune di Iseo, tel. 030.980161) Castello del Carmagnola (frazione Clusane): appartenuto agli Oldofredi, è chiamato così perché fu dato da Venezia al conte di Carmagnola nel 1429, in cambio dei servizi resi alla Serenissima. E’ caratterizzato da un’elegante loggia e presenta tracce di affreschi esterni. Visibile solo esternamente, non visitabile.

PADERNO FRANCIACORTA

Castello: costruito nel X sec. e ricostruito nel 1800. Ne rimangono solo pochi resti proprio al centro del paese: un muro con due torri cir

colari ad angolo e la porta d’ingresso. Accessibile tutto l’anno, condizioni meteorologiche permettendo.

CIMBERGO

Castello: Il Castello di Cimbergo sorge su uno spuntone di roccia appena fuori dall’abitato. Dell’antica costruzione a pianta pentagonale irregolare, restano oggi parti delle mura merlate, costruite in conci di pietra simona e mattoni, l’apertura principale con la volta a sesto rialzato e alcune finestre. Il castello, come testimonia la posizione in cui è sorto, era probabilmente una roccaforte di un feudo vescovile durante l’epoca delle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Dell’interno, probabilmente a due piani, non resta praticamente nulla.

GORZONE

Castello dei Federici: L’antico castello dei Federici a Gorzone è ricordato dalle cronache già nel XII-XIII secolo anche se oggi appaiono evidenti soprattutto gli interventi successivi di epoca moderna che l’hanno trasformato in dimora signorile. La struttura è arroccata su un dosso al confine tra la Valle Camonica e la parte terminale della Val di Scalve, inserito nel borgo antico di Gorzone dal quale è separato da una cinta murata. All’esterno si possono ammirare lo splendido parco, la facciata decorata con portali in pietra simona (del XIV e del XVII secolo) e i resti dell’antica torre, mentre all’interno è si segnalano i due cortili con pozzo, i loggiati e i numerosi ambienti, tra i quali spicca la vasta sala di rappresentanza. Il castello, di proprietà privata, è accessibile con visite guidate a cura dell’associazione LOntànoVerde. Per gruppi turistici o scolastici è possibile visitare il Castello su prenotazione.

PARATICO

Castello Lantieri: ruderi risalenti al ‘200. Castello costruito su una piccola e suggestiva altura rocciosa per controllare lo sbocco dell’Oglio dal lago d’Iseo e per sorvegliare le strade verso Bergamo e verso la Pianura. Secondo la tradizione quest’altura ispirò a Dante Alighieri, qui ospite nel 1311, la raffigurazione del monte del Purgatorio. Accessibile sempre, condizioni meteorologiche permettendo.

PASSIRANO

Castello: esempio di castello ricetto (recinto fortificato) che si erge tra i prati e i vigneti con pianta trapezoidale torri laterali cilindriche. Fu fondato nel x secolo. Non accessibile al pubblico. Visibile solo esternamente.

ROVATO

Castello e mura venete: fortificazione di origine romana che subì vari ampliamenti e demolizioni. Oggi restano solo le mura venete e alcuni bastioni. Sempre visitabili, condizioni atmosferiche permettendo.

Palazzo Porcellaga – Castello Quistini: costruito intorno al 1500, durante la dominazione della Repubblica di Venezia. Il palazzo, progettato come villa di campagna ma dotato di difese, possiede mura sottili ma ben cinque torrioni agli angoli e nel corso della storia varie guarnigioni vi furono di stanza. Oggi ospita un bellissimo roseto per la coltivazione e la vendita di centinaia di varietà di rose. Aperto al pubblico, visite su prenotazione e a pagamento (tel. 3208519177).

BRENO

Il castello di Breno non è soltanto un luogo suggestivo, ma un monumento ricco di storia. Ciò che si vede non è in realtà un castello, ma un complicato tessuto di costruzioni edificate in secoli diversi per scopi diversi. E’ nato come un insieme di palazzi e torri al tempo di Federico I Barbarossa (1100-1200) ed è stato poi trasformato in roccaforte militare all’epoca della Repubblica di Venezia (1400-1500). Il castello come lo vediamo oggi, però, ricopre in parte i resti di testimonianze preistoriche, che mostrano come la collina, sede degli edifici, fosse una località privilegiata di insediamento già a partire da 8/9000 anni prima di Cristo. Le costruzioni sono ormai parte integrante della collina, ne dominano e ne chiudono la cima, accentuandone le forme naturali. La visita al castello inizia dalla zona della torre-porta vicina all’ingresso, che consente l’accesso al cortile, sulla cui sinistra si apre l’area della chiesetta medievale. Questa chiesa è, oggi, il più antico monumento portato in luce a Breno. Ci sono numerose zone libere e accessibili in cui si possono osservare le tracce delle diverse epoche, tradotte nei rifacimenti dei muri e una grande torre con una bella veduta panoramica. Tre sono le soste particolarmente raccomandate: la chiesa medievale già citata, attribuita a S. Michele, la casa-torre signorile a due piani, ed un palazzo del ‘200, con torre di 20 metri accessibile alle visite. Interessanti sono poi i numerosi resti di insediamenti di comunità preistoriche del Paleolitico (focolari, schegge di selce), del Neolitico (un abitato con tombe) e dell’età del Rame (terrazzamenti e capanne). La maggior parte di ciò che oggi si vede del castello corrisponde comunque alla sua successiva funzione di fortezza militare (sec. XIV-XVI).