Comune di Iseo

Il Comune
Piazza Garibaldi, 10
Tel. 030/980161
Fax. 030/981420
segnalazioni@comune.iseo.bs.it
Sindaco: Riccardo Venchiarutti

Informazioni Generali
Abitanti: 8.961
Altitudine: 198 s.l.m.
Mercato: ogni terza domenica del mese il Mercatino dell’ antiquariato in Viale Repubblica (ore 9.00 – 18.00)

Nel IX secolo, all’epoca delle prime cronache che citano Iseo, il centro dipendeva dal monastero bresciano di San Salvatore. Nel 1161 le famiglie più importanti erano i Sozzi e gli Isei, questi ultimi guelfi e antenati dei ghibellini Oldofredi. Federico Barbarossa conquistò e incendiò il castello di Iseo alla fine del XII secolo. Nel XIII secolo passò sotto la signoria di una potente famiglia del luogo, gli Oldofredi, finché nel 1385, divenne parte del territorio bresciano. Nel 1426 il Carmagnola conquistava Iseo per la Repubblica Veneta, e ne affidava il al Comune di Iseo, divenendo capoluogo della Quadra di Iseo. Delle origini medievali Iseo conserva ancora tracce di alcuni edifici del centro storico, mentre il lungolago è stato risistemato nell’ Ottocento. Nella piazza principale si trova il primo monumento a Giuseppe Garibaldi, non a cavallo, del mondo. Nel 1927 vennero aggregati ad Iseo i comuni di Clusane sul Lago e Pilzone. Dal 1943 al 1945, Iseo è la sede dell’Aereonautica Nazionale Repubblicana, dipartimento delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana.


Da Vedere:

Pieve di Sant’Andrea: fondata nel V secolo sorge nella piazza del Sagrato, arricchita da un campanile in pietra calcarea. All’interno è presente un olio su tela di Francesco Hayez raffigurante San Michele Arcangelo che trafigge il drago (1839). Nella stessa piazza si trovano la Chiesa di San Giovanni Battista e l’ex Oratorio dei Disciplini.

Castello degli Oldofredi: eretto nell’XI secolo su uno sperone roccioso ai margini del centro storico, ha pianta quadrata con torri angolari in pietra. Incendiato dal Barbarossa nel corso delle sue guerre contro i comuni italiani, fu restaurato nel 1161 da Giacomo Oldofredi. Dopo il 1454 Venezia lo utilizzò come sede di guarnigione militare e nel 1580 lo cedette al comune che lo affidò a sua volta ai frati cappuccini, perché lo trasformassero in convento e luogo di attività assistenziale per la popolazione. Scacciati i religiosi e spogliato dei beni dalle soppressioni e confische napoleoniche (1798), l’edificio fu abbandonato al degrado fino al recente restauro che ha permesso di collocarvi le strutture della Biblioteca comunale.

Itinerari: pista ciclabile Darfo – Iseo

Mappa del Comune: