Il lago di Iseo: dalla storia ai giorni nostri

 

 

 

 

 

 

 

I primi segni di vita umana sul lago d’Iseo sono alcuni ritrovamenti fatti a Sarnico di resti di palafitte che confermano una presenza preistorica, mentre al nord del lago d’Iseo, in Val Camonica erano attestati gli antichi Camuni. Dalle pianure salgono verso nord gli Etruschi e i Celti fino alla conquista romana. Dopo la fine dell’Impero Romano, si suss eguono le invasioni barbariche e varie dominazioni, tra cui quella longobarda. Nel 774 Carlo Magno occupa la Val Camonica e parte del lago d’Iseo, facendone donazione ai monaci di Tours.

Nel 1161 Federico Barb aross a scende dalla Val Camonica e il 12 giugno espugna, saccheggia e incendia Iseo. La zona vivrà successivamente le lotte continue tra Guelfi e Ghibellini. Segue nel 1428 l’intervento della Repubblica di Venezia e la sua occupazione dell’intera zona del lago e della valle, a cui segue un periodo di pace fino al 1509. Nel 1797, con la fine della dominazione veneziana, la Val Camonica e Pisogne vengono assegnate al dipartimento del Serio ed unite a Bergamo. Ritorneranno poi a far parte della provincia di Brescia nel 1859, quando, sconfitte le truppe austriache a San Martino e a Solferino, il territorio viene riunito con il resto della Lombardia al regno di Sardegna, prima tappa dell’unità d’Italia.

Il Lago d’Iseo Oggi

La principale attività è il turismo: il lago d’Iseo, generalmente frequentato tutto l’anno, ha la sua stagione turistica da maggio a settembre, periodo in cui numerose sono le manifestazioni: regate veliche, concerti e serate danzanti. Vi si praticano diverse attività sportive :nuoto, del windsurfing, la pesca, attività subacquee e veliche, queste ultime favorite da venti regolari. Il lago, essendo ricco di trote e di lucci, favorisce la pesca lacustre che è ancora attiva nei paesi rivieraschi. Sulle rive del lago si produce inoltre un ottimo olio d’oliva, dotato di notevoli caratteristiche organolettiche. L’industria è presente nei quattro centri principali del lago (Iseo, Sarnico, Pisogne e Lovere-Castro).
Lovere e Castro costituiscono il maggiore centro industriale del lago e sono quasi saldate fra di loro dal grosso impianto industriale della Lucchini Sidermeccanica, uno dei primi stabilimenti siderurgici italiani, costruito attorno al 1870. A Pisogne è attiva l’industria del legno e delle vernici. A Sarnico vi sono industrie seriche, meccaniche e di vernici; sono noti inoltre i suoi cantieri, per la costruzione di scafi da gara e da diporto. Ad Iseo e dintorni esistono industrie di filature di cotone e di coperte, mentre a Sulzano e a Montisola vengono prodotte reti da pesca e da caccia. Marone, infine, è sede della “Fabbrica mineraria Dolomite Franche”.