Parco Nazionale dello Stelvio

Ente gestore
Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio

Comuni coinvolti

Provincia di Brescia: Ponte di Legno, Temù, Vezza d’Oglio, Vione
Provincia di Sondrio: Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva
Provincia di Bolzano: Glorenza, Laces, Lasa, Malles Venosta, Martello, Prato Allo Stelvio, Silandro, Stelvio, Tubre, Ultimo
Provincia di Trento: Peio, Pellizzano, Rabbi

Caratteristiche altimetriche
Il Parco ha una altimetria che va dai 650 metri a 3900 m.s.l.m

Il Territorio
Il Parco Nazionale dello Stelvio, istituito con la legge n. 740 del 24 aprile 1935, si estende nel cuore delle Alpi Centrali nel territorio di due Regioni: la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. Il territorio del Parco è vasto e diversificato: dai 600 metri di altitudine del fondovalle si arriva ai ghiacciai, a 3900 metri di altezza del monte Ortles. La vastità territoriale e la differenza di altitudine determinano notevoli differenze morfologiche, di flora e di fauna. Nella sua globalità il paesaggio del parco è formato da creste maestose, foreste rigogliose e praterie di alta montagna attraversate da torrenti che scendono dai ghiacciai. Il fondovalle è popolato da villaggi e masi, che conservano le caratteristiche tradizionali e si offrono come affascinanti testimonianze di architettura rurale e sacra, in perfetta armonia con l’ambiente circostante.

La Natura
Il parco include un’ampia varietà di ecosistemi. Nella fascia altimetrica che va dai 1000 ai 2000 metri, l’ambiente del Parco è dominato dalle foreste di conifere. Queste formazioni di alberi si diradano mano a mano che aumenta l’altitudine, per cedere il posto al larice e al pino cembro, diffuso principalmente in Val di Peio. Dai 2600 metri i boschi di conifere e aghifoglie vengono progressivamente sostituiti dalla fascia di arbusti nani, rocce, ghiaioni, per arrivare alle nevi perenni e le morene glaciali, dove le uniche presenze di vegetazione sono quelle di alcune tenaci specie di licheni. All’ interno del Parco si trovano inoltre ambienti di particolare interesse naturalistico come le torbiere. Le torbiere sono aree caratterizzate dalla forte umidità e da una flora caratteristica come, ad esempio, la Drosera rotundifolia, una piccola pianta carnivora, che sopperisce alla carenza di azoto del terreno catturando piccoli insetti. La fauna del Parco è popolata da cervi, camosci, caprioli, stambecchi, marmotte, volpi, ermellini, scoiattoli, lepri, tassi e donnole. Nella zona nidificano inoltre numerose specie di uccelli: la pernice bianca, la coturnice, il gracchio corallino, il corvo imperiale, la cornacchia, il picchio, il gallo forcello, il francolino di monte, la poiana, lo sparviere, il gufo, l’aquila reale, l’orso bruno.

Percorsi
Molte sono le possibilità offerte dal Parco per effettuare bellissime escursioni. Chi ama le passeggiate non impegnative potrà indirizzarsi verso i numerosi sentieri che percorrono la valle. Per gli appassionati di escursionismo o trekking più estremo ci sono percorsi che conducono alle vette più erte. A valle, come in prossimità delle vette più alte, si trovano baite e rifugi per il ristoro e centri faunistici organizzati per l’osservazione degli animali nel loro habitat naturale. All’interno del Parco ci sono inoltre aree attrezzate per pic-nic, I sentieri sono segnalati (in Valcamonica, quello della Valle di Viso), un servizio di Guide Alpine e alcuni Punti di Informazione (a Ponte di Legno, dove, nella zona del Gavia, si trova anche una delle quattro porte del Parco, l’accesso al settore lombardo meridionale). Per qualsiasi tipologia di escursione si raccomandano calzature adeguate come pedule e scarponcini. Si consiglia inoltra di portare con sé binocolo e macchina fotografica per osservare e immortalare le bellezze del Parco e gli animali che si possono avvistare.

Come Arrivare

Dal versante Lombardo

In auto: SS 36 da Milano per Lecco – Colico proseguendo sulla SS 38 per Sondrio – Tirano fino a Bormio. Oppure uscita Brescia Ovest della A4 e proseguire lungo la SS 42 che porta in Valle Camonica fino a Ponte di Legno.

In treno: Linea Milano – Sondrio – Tirano e poi autobus di linea per Bormio e le altre località dell’area valtellinese del Parco. Chi parte da Brescia può raggiungere Edolo con le FNM e da qui proseguire per Ponte di Legno e le zone limitrofe con gli autobus di linea.

Dal versante Altoatesino


In auto:
Uscire a Bolzano Sud della A22 del Brennero e prendere la SS 38 che percorre tutta la Val Venosta.

In treno: Linee Bolzano – Merano e Merano – Malles. Le valli del Parco sono raggiungibili con gli autobus di linea che fermano in corrispondenza delle stazioni della linea Merano – Malles.

Dal Trentino In Auto: All’uscita di Mezzocorona-San Michele all’Adige della A22 continuare sulla SS 43 in direzione Cles e poi lungo la SS 42 verso il Passo del Tonale. Le valli di Rabbi e Peio si diramano rispettivamente prima dell’abitato di Malè e dopo quello di Ossana.

In treno: Linea Trento – Malè fino a Malè e poi autobus di linea per le valli del Parco.