Vini Franciacorta

 

VINI, VIGNETI E CANTINE
I tratti tipici della Franciacorta sono i paesaggi collinari coltivati a vitigni, i prati, gli ulivi, ma sono i vini e le cantine a fare da protagonisti. Le cantine sono gli scrigni, spesso dimore storiche o casali ristrutturati, che contengono il prezioso e eccellente vino di Franciacorta. Si trovano immerse nelle bellezze paesaggistiche e sono segnalate tramite adeguati cartelli che indicano la strada secondaria più suggestiva per raggiungerle. Gran parte delle cantine sono attrezzate per degustazioni e per la vendita diretta dei vini, inoltre offrono anche servizi ricettivi al turista. E’ in occasione delle manifestazioni delle cantine aperte e del Festival della Franciacorta, organizzati ogni anno in maggio e in settembre, che si possono visitare e ‘vivere’ al meglio le cantine.

PRODUZIONE DEI VINI IN FRANCIACORTA: IL METODO FRANCIACORTA
Il metodo di produzione dei vini in Franciacorta è considerato il metodo di produzione per i vini a rifermentazione in bottiglia più rigido al mondo, per i suoi vini e spumanti la Franciacorta è considerata un modello enologico riconosciuto a livello italiano e nel mondo. I produttori di Franciacorta difficilmente hanno una produzione annua superiore alle 400.000 bottiglie e utilizzano esclusivamente uve provenienti dai propri vitigni., questo per salvaguardare la qualità del prodotto.
La vendemmia è fatta esclusivamente a mano, e successivamente i grappoli integri vengono trasportati in cantina, dove il raccolto di ogni vigneto è vinificato separatamente.

LA SPREMITURA
Dalla soffice spremitura delle uve si ottiene il mosto-fiore per la produzione delle basi dei vini Franciacorta, le quali a primavera vanno a formare la cuvée, una mescolanza di vini, anche di diverse annate, scelti sulla base di attente degustazioni, per determinare le caratteristiche che ogni produttore vuole dare al “suo” Franciacorta.

IL TIRAGGIO
Segue la fase del tiraggio, che consiste nell’aggiunta di uno sciroppo di zuccheri e lieviti al vino messo in bottiglia, per favorire una lenta rifermentazione naturale che sviluppa nella bottiglia anidride carbonica (presa di spuma), con conseguente incremento della pressione interna, sino al raggiungimento di 6-7 atm, la pressione del saten invece non può superare le 4,5 atm.

LA FERMENTAZIONE IN BOTTIGLIA
Le bottiglie sigillate sono accatastate in posizione orizzontale nelle cantine e rimangono così posizionate per il tempo necessario a ottenere i diversi vini della Franciacorta. Proprio durante questi mesi il vino Franciacorta crea il suo particolare profilo sensoriale, arricchendo la propria complessità aromatica. Durante questo lungo riposo, sul fondo della bottiglia si depositano le cellule dei lieviti, che dovranno essere rimosse attraverso il remuage e, successivamente, la sboccatura.

LA SBOCCATURA
Durante la sboccatura le bottiglie sono poste in posizione verticale, con il collo immerso in una soluzione refrigerante che determina la formazione di un “tappo” di ghiaccio che va a inglobare completamente il deposito dei lieviti. Quando il tappo metallico viene rimosso, la pressione all’interno della bottiglia è tale che il residuo ghiacciato viene violentemente espulso, con una minima perdita di pressione e di vino. Per i Franciacorta non dosati si introduce solo una piccola quantità di vino, per  riportare il volume al livello iniziale, mentre per gli altri si aggiunge dello sciroppo di dosaggio composto da vino-base Franciacorta e zucchero. Il contenuto di zuccheri del liquido determina la tipologia di gusto di tutti i vini Franciacorta (Non dosato, Extra brut, Brut, Extra dry, Sec o Dry, Demi-sec).
Infine, le bottiglie sono chiuse con il classico tappo a fungo, ancorato con la tipica gabbietta metallica. Terminato il confezionamento, prima della commercializzazione, su ogni bottiglia deve essere applicato il contrassegno di Stato italiano – o fascetta – che è concesso a tutti i produttori dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta, su delega della Camera di Commercio di Brescia, che rilascia il certificato finale obbligatorio per la designazione Docg del Franciacorta. Su questo sigillo sono stampati la dicitura Franciacorta Denominazione di Origine Controllata e Garantita, un codice alfanumerico univoco, l’indicazione della capacità della bottiglia e il logo “F” del Consorzio, ulteriore segno di distinzione delle funzioni di controllo e di vigilanza.

I tempi di produzione del vino Franciacorta sono molto lunghi e cominciano 7 mesi dopo la vendemmia, quando la cuvée composta da vini-base sapientemente assemblati è pronta per il tiraggio. In base ai tempi di riposo sui lieviti in bottiglia, precedenti la sboccatura, si possono distinguere le seguenti tipologie di Franciacorta.

•  tempi di maturazione minimi di 25 mesi, di cui almeno 18 in bottiglia sui lieviti
• Satèn e Franciacorta Rosé non millesimati: almeno 24 mesi, di cui almeno 17 in bottiglia sui lieviti
• Satèn e Rosé millesimati: il tempo minimo di maturazione è 37 mesi, di cui almeno 30 in bottiglia sui lieviti
• Satèn e Rosé Riserva: almeno 60 mesi, di cui almeno 53 in bottiglia sui lieviti