Val Camonica

La Valle Camonica (o anche Valcamonica e, nei dialetti camuni, Al Camònega, poetico Camunia) è una delle valli più estese delle Alpi centrali, nella Lombardia orientale, lunga circa 90 km. Inizia dal Passo del Tonale, a 1883 m s.l.m. e termina alla Corna Trentapassi presso Pisogne, sul lago d’Iseo. Ha una superficie di circa 1335 km2 e 118.323 abitanti.

È attraversata in tutta la sua lunghezza dall’alto corso del fiume Oglio, che nasce a Ponte di Legno ed ha la sua foce nel Sebino tra Pisogne e Costa Volpino. La Valle Camonica deriva il suo nome dal temine in lingua latina con cui gli scrittori classici chiamavano anticamente la popolazione che vi abitava: i Camunni. La quasi totalità della valle è ricompresa nel territorio amministrativo della Provincia di Brescia, esclusi i comuni di Lovere, Rogno, Costa Volpino e la Val di Scalve facenti parte della provincia di Bergamo.

Percorrendo l’asse principale della Vallecamonica e proseguendo oltre Breno si incontrano numerosi paesi, i cui centri storici sono collocati sui medi versanti ai lati del fondovalle: Niardo, Braone, Ceto, Nadro da una parte, Losine, Cervino, Ono San Pietro dall’altra. Alle spalle dei centri abitati sul lato orografico sinistro si incuneano le Foppe di Braone e la Val Paghera di Ceto, meritevoli di una visita, mentre sul lato destro del paesaggio è dominato dalla Concarena, immensa mole calcarea raggiungibile sia da Cerveno sia da Ono San Pietro; da quest’ultimo si arriva ad un rifugio, da cui l’avvio per ulteriori ascese, talvolta impegnative. La salita alla montagna è possibile anche da Lozio, raggiungibile deviando a destra dopo pochi chilometri dall’inizio della strada per l’altipiano di Ossimo-Borno. Qui la Concarena mostra un volto molto più aperto e dolce, costellato di vaste radure aperte nei boschi, distese di prati, cascine di montagna. Una gita facile per tutte le stagioni tocca anche le pendici della Concarena: da Losine si giunge a Cerveno e da qui a Ono San Pietro e a Cemmo di Capo di Ponte, lungo l’antico tracciato di comunicazione fra paesi e d’accesso ai campi e ai pascoli disseminati fra essi. A Cerveno potranno essere ammirate le sculture lignee dei Fantoni e del Simoni, il Parco dei massi di Cemmo ed il Parco della Stradina.

Storia
L’antichissima storia della Valle Camonica inizia con la fine dell’ultima glaciazione, circa 15.000 anni fa, quando il ghiacciaio, sciogliendosi, crea la vallata. Il ghiacciaio che scavò la valle era lungo 90 km e spesso qualche centinaio di metri. Gli abitanti, che avevano iniziato a visitare la vallata già nell’epipaleolitico, si stanziarono a partire dal neolitico. Essi erano gli antichi Camuni, popolo di origine incerta, famoso per le incisioni rupestri. Sebbene si sappia poco della sua società, questo popolo ci ha lasciato oltre 300.000 petroglifi, che fanno della Valle Camonica il maggior centro d’arte rupestre in Europa. I contatti con i popoli della Val Padana ed in particolare con gli Etruschi sono documentati da numerose iscrizioni rupestri. Verso la fine del I secolo a.C. la Valle Camonica è annessa all’Impero Romano e viene fondata la città di Cividate Camuno, dotata di terme, teatro ed anfiteatro e di un santuario di Minerva, tra i più grandi delle Alpi. Durante il Medioevo nella zona sono frequenti gli scontri tra i guelfi e ghibellini camuni, i primi dalla parte del Vescovo di Brescia e del papato, i secondi dell’imperatore del Sacro Romano Impero. Nel 1287 i camuni si ribellarono alle ingerenze di Brescia ed i Visconti di Milano, chiamati da entrambe le parti come arbitri, estesero nel corso del XIV secolo il loro controllo all’intera area. Venezia e Milano si contenderanno a lungo, durante la prima parte del XV secolo, la Valle Camonica, che infine passerà sotto il controllo della Serenissima fino al 1797. In questo lungo periodo, conosciuto come la Pax Veneta, la popolazione civile si dedicò al commercio, soprattutto del ferro, e si governò in modo quasi autonomo con una Comunità di Valle Camonica, organo politico espressione delle vicinie locali. Il XIX secolo è un periodo molto complesso in cui la zona passerà prima sotto il controllo francese e poi sotto il regno Lombardo-Veneto. Solo nel 1861 la Valle Camonica venne annessa al Regno d’Italia. Nel 1914 vi è lo scoppio della prima guerra mondiale: in Valle essa è combattuta sulla linea di confine posta lungo il Gruppo dell’Adamello. Essa è conosciuta come Guerra Bianca in Adamello. Nel 1955 viene creato dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane a Capo di Ponte.