Percorsi con le Ciaspole in val Camonica

 

Monte Varicla / Aricla
Parcheggiare in località Campolaro (si trova sulla strada che sale al P.so di Crocedomini) e prendere la strada pianeggiante in direzione della malga Cogolo e mettere le ciaspole appena possibile (dipende dall’innevamento); giunti alla malga si attraversa il pianoro prendendo la sinistra; alla fine di questo si continua fino a giungere ad un bivio. Qui svoltare a sinistra e salendo con pendenza ci si porta alla malga di Varicla (ore 1 da Campolaro). Raggiunta la malga si svolta a destra (per chi sale) e si prende un sentiero stretto con il quale si raggiunge la cresta di Varicla-Aricla per i Biennesi ); si segue la cresta fino alla fine per raggiungere la nostra meta (ore 2.30 da Campolaro).

Monte Crocedomini m.2055
Si parcheggia l’auto nell’ampio parcheggio di Bazena. Quindi ci si dirige verso il Rifugio Crocedomini. Fino a qui è un itinerario elementare. La salita al monte Crocedomini è facile ma non da sottovalutare in quanto presenta una discreta pendenza e può dare un pò di difficoltà se il fondo è ghiacciato. Da Bazena ci vogliono circa ore 1.30 per raggiungere la vetta del Crocedomini. Chi vuole nel ritorno può compiere un itinerario circolare proseguendo sulla cresta e scendendo verso la strada del Maniva e ritornando verso la base di partenza non più scendendo il monte ma seguendo la strada innevata. Prestare un pò di attenzione in cresta e nello scendere verso la strada.

Valle di Stabio
Parcheggiare in Campolaro (m.1450), località che si trova sulla strada che porta al P.so Crocedomini. Lasciata l’auto si prende la mulattiera che porta alla colonia Pian di Campo, quindi si prosegue attraverso il Sentiero delle Mondole raggiungendo il Pian del Zuf, qui si incontra la mulattiera che sale dai Pian di Astrio. Ora ci si dirige verso la Malga di Stabio sotto (m.1821). Si prosegue e dopo poco tempo si raggiunge la malga superiore. Il tempo dell’escursione di sola andata e di circa ore 2 e non presenta grosse salite.

Valle di Lavena
Parcheggiare in località Campolaro (si trova sulla strada che sale al Passo di Crocedomini) e prendere la strada pianeggiante che conduce alla Malga Cogolo e mettere le ciaspole appena possibile (dipende dall’innevamento); raggiunta la malga attraversare il pianoro prendendo la sinistra, alla fine di questo continuare fino a giungere ad un bivio; qui noi proseguiamo verso destra e con pendenza dolce raggiungiamo la malga di Lavena (ore 1.45 da Campolaro). Chi vuole può proseguire e con pendio più ripido raggiungere la strada del Maniva.

Arcina
Parcheggiare in località Campolaro che si raggiunge salendo da Breno o Bienno (Bs). Quindi si mettono le ciaspole dove è possibile (a secondo dell’innevamento ) e bisogna dirigersi su strada pianeggiante verso la Malga Cogolo, la si oltrepassa per raggiungere Travagnolo. Si scende leggermente fino a raggiungere un bivio e qui noi svoltiamo a sinistra per salire dolcemente verso la malga di Arcina ( la nostra meta finisce qui). L’escursione è di circa ore 1.30. Chi vuole può proseguire allungando l’escursione…….(proseguendo nella Valle d’Arcina o fino a raggiungere il Pizzo Auccia).

Monte Mattoni m.2200
L’itinerario inizia in località Bazena. Parcheggiata l’auto nell’ampio parcheggio si infilano le ciaspole e si inizia a camminare in direzione della Malga Valfredda (per capirci meglio si segue l’itinerario che in estate ci conduce al Lago della Vacca). La salita ha una discreta pendenza ma non presenta difficoltà. Appena prima della malga di Valfredda bisogna svoltare a destra (per chi sale) superare dapprima un dosso per poi puntare direttamente la cima senza un itinerario prefissato. Da qui si inizia una salita ripissima. Si dovrà scegliere il punto più comodo per la salita a secondo dell’innevamento e dalle condizioni delle neve. In certi casi potranno essere necessari anche i ramponi nell’ipotesi di presenza di ghiaccio. Fino alla malga è un itinerario facile mentre la salita alla cima può presentare qualche difficoltà e quindi va fatta con cautela. Da Bazena ci vogliono circa ore 1.30.

Pratolungo
Parcheggiare l’auto a Croce di Salven (raggiungibile da Borno in pochi minuti ) nei pressi di una croce. Si attraversa la strada e ci si infila in una mulattiera dove si mettono le ciaspole, e con la medesima si inizia la nostra escursione. La pendenza è relativa e dopo circa ore 1 si giunge in un pianoro. L’itinerario si svolge nella Valsorda. Dopo una breve pausa si deve svoltare decisamente a destra (per chi sale) e prendere un sentiero più stretto e ripido. In cima a questo si scollina e si discende leggermente per infilarsi dapprima in un pianoro e superatolo in breve tempo si raggiunge Pratolungo. L’itinerario di sola salita è di circa ore 1.30 e non presenta nessun tipo di difficoltà.

Valfredda / Valbona
Si parcheggia l’auto in località Bazena (sulla strada che conduce al Passo di Crocedomini). Si mettono le ciaspole e si comincia l’escursione subito in salita in direzione del Lago della Vacca. Si sale sempre in pendenza fino a raggiungere la Malga di Valfredda. Appena oltrepassata bisogna svoltare a sinistra e prima in modo pianeggiante e poi attraverso un canale ripido (corto) ci troviamo nella Valbona. Quasi in fondo al canale bisogna svoltare di nuovo verso sinistra e in modo quasi del tutto pianeggiante andiamo a rincontrare l’itinerario fatto per la salita. L’escursione complessiva è di circa ore 2 ed è facile. L’itinerario può essere fatto anche in modo inverso.

Rifugio Colombè
Si parcheggia l’auto a Paspardo. Generalmente le ciaspole non si mettono mai subito; difatti ci si incammina per una strada asfaltata per circa 20 minuti fino al raggiungimento di un crocevia. Qui dopo aver indossato le racchette da neve si svolta nettamente verso sinistra (per chi sale). Si prosegue in modo abbastanza ripido sempre nel bosco. Dal paese ci vogliono oltre ore 2 di cammino per raggiungere il Rifugio Colombè (in estate di solito gestito dal Gruppo Mato Grosso).

Campolungo
Premetto che questa escursione è per metà fatta con ciaspole e metà senza. Si parcheggia l’auto a Prestine nei pressi del cimitero, lo si supera e dopo poco s’incontra la strada di montagna asfaltata che sale da Bienno. Si continua e dopo circa ore 1.30 si raggiunge la località Sesa dove generalmente si infilano le ciaspole. Si attraversa il grosso ponte di ferro e in circa ore 3 (da Prestine) si raggiunge la Colonia di Campolungo.

Rifugio Laeng
Si parcheggia l’auto a Villa di Lozio alla fine del paese in un ampio piazzale. Qui inizia la segnaletica. A secondo dell’innnevamento l’itinerario con ciaspole ai piedi inizia da qui oppure bisogna portare le racchette da neve un poco. Dopo un ora si giunge alla Malga Onder e qui si svolta a destra e si inizia a salire in direzione della Malga di Varicla. La si supera e si sale con pendenza discreta fino a ragiungere un piccolo pianoro. Si prosegue svoltando a sinistra per raggiungere il Rifugio Laeng scendendo leggermente. Attenzione in questo ultimo tratto se c’è nebbia perchè è facile perdersi se non si è pratici della zona. E’ possibile comunque anche fare una piccola variante (itinerario estivo). Infatti superata la malga Varicla si sale e a circa metà della salita si incontra la segnaletica estiva (attenzione il segnale può essere coperto dalla neve perchè è molto basso) e si svolta a sinistra passando per il bosco. Si consiglia di seguire il primo itinerario. Da Villa di Lozio per raggiungere la nostra meta ci si impiega circa ore 3.

Giro delle Malghe
L’itinerario inizia in località Bazena. Parcheggiata l’auto nell’ampio parcheggio si infilano le ciaspole e si inizia a camminare in direzione del Passo Crocedomini. Raggiuntolo si inizia a scendere in direzione Gaver superando il Goletto di Cadino fino a raggiungere Malga Casinetto delle Banca. Qui si svolta nettamente a sinistra e con moderata pendenza ed affiancando il sentiero estivo (o utilizzando il medesimo – a secondo delle tracce e dell’innevamento) che conduce al Lago delle Vacca si arriva nei pressi della Corna Bianca. Qui si svolta a sinistra cercando il posto più adatto per continuare la nostra escursione. Si raggiunge Malga Casinetto dei Dossi e la si supera e subito dopo inizia una breve salita che ci porta al ” Golet dele Cavre “. Da qui si scende in Valfredda tocando prima la malga omonima, poi Bazena, ove avevamo parcheggiato la nostra auto. E’ un’escursione di oltre ore 4 (giro completo) e si consiglia di farla con tempo bello e non subito dopo un’abbondante nevicata.


Corna Bianca

L’itinerario inizia in località Bazena. Parcheggiata l’auto nell’ampio parcheggio si infilano le ciaspole e si inizia a camminare in direzione del Passo Crocedomini. Raggiuntolo si inizia a scendere in direzione Gaver superando il Goletto di Cadino fino a raggiungere Malga Casinetto delle Banca. Qui si svolta nettamente a sinistra e con moderata pendenza ed affiancando il sentiero estivo (o utilizzando il medesimo – a secondo delle tracce e dell’innevamento) che conduce al Lago delle Vacca si raggiunge dopo ore 2 la base della Corna Bianca, meta del nostro itinerario con racchette da neve.


Itinerario circolare in Valfredda

Si parcheggia l’auto nel parcheggio di Bazena (si sale da Breno o Bienno). Qui si infilano subito le racchette da neve e si inizia a salire in direzione della malga di Valfredda (itinerario estivo del Lago della Vacca). Dopo circa 50 minuti si raggiunge la Malga. La si supera e qui bisogna scegliere da dove passare (dipende dall’innevamento). Io consiglio dapprima di svoltare a destra salendo un poco e appena possibile girare verso sinistra rimanendo leggermente sotto il sentiero estivo che porta al Lago della Vacca. Dopo circa 45 minuti dalla malga si raggiunge un pianoro ai piedi del Frerone e non molto distante dal Passo di Valfredda. Qui inizia il ritorno scendendo questa volta dalla parte opposta alla salita. Raggiunta di nuovo la Malga di Valfredda si prosegue fino a scendere in Bazena. Il giro circolare è di circa ore 3, non presenta difficoltà però si consiglia di farlo con buona visibilità e non dopo una forte nevicata (c’è un passaggio dove potrebbe scaricare neve).

Monte Frerone (con ciaspole)
L’itinerario inizia in località Bazena. Parcheggiata l’auto nell’ampio parcheggio si infilano le ciaspole e si inizia a camminare in direzione della Malga Valfredda. La si raggiunge e la si supera. Qui dobbiamo scegliere da dove salire (dipende dall’innevamento). Io consiglio dapprima di svoltare a destra salendo un poco e appena possibile girare verso sinistra rimanendo leggermente sotto il sentiero estivo che porta al Lago della Vacca. Si sale alcune volte ripidamente ed altre volte meno fino a raggiungere un pianoro ai piedi della parete del Frerone. Qui si svolta ancora verso sinistra e inizia una salita ripida e da affrontare generalmente a zig zag fino a raggiungere la cosidetta “scodella del frer”. Da qui la salita è per esperti e possono essere utili i ramponi e quindi da affrontare con prudenza. Da Bazena ci vogliono circa ore 3 per la sola salita ed è consigliata a gente allenata ed esperta e da non affrontare dopo una forta nevicata per evitare magari scariche di neve

Val Canè
Parcheggiare l’auto a Canè (Bs) raggiungendo l’apposito spazio (in fondo al paese ) a quota m.1520. Mettere le ciaspole ed incamminarsi e con tracciato comodo e poco ripido e dopo circa un’ora di cammino si arriva in località Cortebona (che può essere già considerata una meta). Chi vuole può continuare e questa volta con tracciato un poco più ripido e con 45 minuti ulteriori raggiungere l’ampio spiazzo di Piazzo delle Casere (m.1937) posto ai piedi della Cima di Monticelli e di altre vette del Parco dello Stelvio. Escursione facile in entrambi casi.


Giro della Valsorda

Parcheggiare l’auto a Croce di Salven (raggiungibile da Borno in pochi minuti ) nei pressi di una croce. Si attraversa la strada e ci si infila in una mulattiera dove si mettono le ciaspole. Si oltrepassa una sbarra e si prosegue in leggera pendenza costeggiando le pendici occidentali del Monte Tauggine. Si prosegue sempre con moderata pendenza fino a sbucare nell’ampio pianoro della Valsorda (ore 1). Si gira a destra immettendosi in un sentiero stretto e un poco più ripido. Si scende leggermente immettendosi in un altro pianoro ove in estate è presente una pozza. Si risale per alcuni metri e si raggiunge il rifugio Pratolungo scendendo un pochino (ore 1.30 da Croce di Salven). Lo si supera e si scende più nettamente raggiungendo malga Guccione (15 min. da Pratolungo) per poi proseguire sempre in discesa e in breve si raggiunge un punto dove si svolta a sinistra (visibile la malga Corvino). Attenzione perchè se si continua dritti si raggiungono le piste. Si supera Malga Corvino e si svolta a sinistra e poi ancora a sinistra inizia una ripida salita tra il bosco (attenzione alla segnaletica bianco e rossa sugli alberi). Finita la salita il sentiero prosegue per saliscendi fino a rincontrare il pianoro di Valsorda (ore 1 da Pratolungo). Quindi ora si scende a Croce di Salven in ulteriori 30 minuti.


Rifugio Antonioli

Si parcheggia l’auto dopo l’abitato di Monno (di solito è presente il cartello di divieto di transito). Si può optare per due itinerari. Quello che in estate è la classica strada che porta al passo oppure salire per la vecchia strada che passa attraverso la località Pratodellares (segnaletica presente nei pressi della santella triangolare). Bisogna arrivare e superare l’albergo Passo del Mortirolo. Dopo poco si vede il bivio che indica il Rifugio. Si scende leggermente a sinistra e dopo circa 1 km dal bivio si raggiunge la nostra meta. Per entrambi gli itinerari di salita ci vogliono circa ore 3.