La città di Brescia

Una città multiculturale dove storia, stili e archittetture si alternano in una armonia tutta propria…

 

Brescia sorge nell’alta Pianura Padana allo sbocco della val Trompia, ai piedi del monte Maddalena e del colle Cidneo.

Si tratta di una fiorente città industriale, di circa 192.000 abitanti dalle origini antiche. I primi a popolare il territorio furono i Galli (IV secolo a.C.) che si insediarono nella zona compresa tra l’Adige e l’Adda, facendo della futura Brixia la loro capitale. L’impero Romano si impose sulla sovranità territoriale dei Galli e diede inizio ad una nuova età per la città, che non venne occupata dai Romani ma rimase alleata.

La Brixia romana divenne un importante centro religioso, con 3 templi di cui uno tuttora parzialmente conservato. Gli altri due sorgevano dove oggi si trova il Castello. Vennero edificati l’acquedotto, l’anfiteatro, le terme , dove ora sorge la Rotonda  (il Duomo Vecchio) e nelle vicinanze di quella che oggi è piazza Tebaldo Brusato.  Con il regno dell’Imperatore Vespasiano venne costruito il tempio capitolino con il Foro adiacente.

Con le incursioni barbariche Brixia venne occupata dai Goti e divenne uno dei più importanti insediamenti sotto l’imperatore Teodorico.

Fu poi una delle prime città conquistate dai Longobardi, diventandone uno dei centri più attivi e sede di un importante ducato. Brescia diede al regno dei longobardi tre re: Rotari, il primo legislatore del suo popolo,  Rodoaldo figlio di Rotari e Desiderio. Quest’ultimo fondò importanti monasteri benedettini, come il monastero di San Salvatore a Brescia e la Badia Leonense a Leno, a sud della città.

In epoca comunale questi  monasteri videro accrescere il proprio ruolo: la dialettica tra il potere episcopale e aristocratico, gravitava intorno alla vassallità capitaneale dei monasteri e dell’episcopato bresciano.

Dopo il ’200 la città fu contesa fra Milano e Venezia che ebbe la meglio. Nel  1426 Brescia fu annessa alla Repubblica di Venezia, diventando uno dei domini di Terraferma. La dominazione veneta favorì lo sviluppo delle attività agricole e artigianali, come la produzione delle armi che resero la città famosa in tutta Europa. Alla fine del XVIII secolo le truppe francesi guidate da Napoleone posero fine alla dominazione della Serenissima: Brescia venne annessa alla Repubblica Cisalpina e del Regno d’Italia. Negli anni ’30, con l’avvento dell’epoca  fascista  la città vide una riqualificazione del quartiere medievale delle Pescherie, venne inaugurata piazza della Vittoria, simbolo delle tendenze urbanistiche del regime.

Dopo la guerra mondiale Brescia ebbe inizio un notevole sviluppo industriale che la pose fra le più importanti città italiane per le attività economiche.

La tendenza alla modernità e allo sviluppo tecnologico caratterizza tuttora la città che nella sua parte sud, denominata “Brescia due”,  rappresenta un esempio di slancio verso il futuro.

Altitudine: 149 m s.l.m.

Superficie: 90,68 km²

Popolazione Residente: circa 192. 000

Densità: 2.113 ab./km²